Malattie in aumento | La verità scomoda dietro i tagli all’Usaid di Trump
Tagli all'Usaid portano a drammatiche conseguenze: 18 milioni di malati di malaria, 170.000 morti. Scopri i numeri allarmanti! 🌍💔

Aumento della Malaria e Morti per Ebola: Le Conseguenze dei Tagli all’Usaid di Trump
ROMA – La decisione dell’amministrazione Trump di ridimensionare gli aiuti esteri e di smantellare l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, l’Usaid, sta avendo un impatto devastante a livello globale. Secondo le ultime stime diffuse, ci troviamo di fronte a un drammatico aumento di 18 milioni di casi di malaria all’anno, con conseguenze fatali che si traducono in 170.000 morti.
Il comunicato, redatto da Nicholas Enrich, assistente amministratore facente funzione per la salute globale presso l’Usaid, è stato visionato dal New York Times e contiene previsioni inquietanti per la salute pubblica. Tra i dati più allarmanti, si segnalano 200.000 bambini destinati a rimanere paralizzati a causa della poliomielite e un milione di bambini che non riceveranno cure per malnutrizione acuta grave, una condizione che spesso risulta letale.
"Il futuro si presenta cupo", ha dichiarato Enrich, sottolineando la difficoltà di affrontare malattie infettive emergenti come Ebola e Marburg. Si prevede, infatti, l’emergere di oltre 28.000 nuovi casi di Ebola ogni anno, mentre negli Stati Uniti potrebbero registrarsi fino a 105 milioni di nuovi casi di mpox e influenza aviaria.
Le implicazioni economiche di tali eventi sono enormi. La cura di un singolo paziente affetto da tubercolosi resistente ai farmaci può arrivare a costare più di 154.000 dollari, gravando ulteriormente sul sistema sanitario e sull’economia nazionale. Inoltre, questi tagli potrebbero tradursi in un aumento della mortalità materna e infantile in 48 paesi, evidenziando una crisi umanitaria in espansione.
"Con Usaid abbiamo eliminato per errore le attività di prevenzione dell’Ebola," ha ironizzato Elon Musk, gestore del dipartimento per l’Efficienza del governo (DOGE), durante una conferenza stampa. "Penso che tutti vogliamo la prevenzione dell’ebola. Ma l’abbiamo ripristinata immediatamente," ha aggiunto, con una nota di sarcasmo che non riesce a celare la gravità della situazione.
I fondi destinati alla salute globale e alle misure di emergenza risultano sempre più insufficienti, creando una realtà dove le malattie contagiose e le emergenze sanitarie sembrano inarrestabili. Con la continua erosione di supporto da parte di enti governativi, l’umanità si trova a fronteggiare una crisi di dimensioni enormi, sollevando interrogativi critici sul diritto alla salute e sulla responsabilità dei governi nel garantire un futuro più sicuro per tutti.
In un contesto tanto preoccupante, la domanda che aleggia è se il governo statunitense sia pronto a riconoscere la gravità della crisi e a prendere misure efficaci per ripristinare l’assistenza internazionale, prima che i danni diventino irreversibili.