Meloni attacca la Cassazione: "Perché risarcire i migranti con i nostri soldi?" | La verità che pochi osano rivelare!
Meloni attacca la Cassazione per il risarcimento ai migranti della Diciotti, esprimendo frustrazione per l'uso dei soldi dei contribuenti. 😡💰

Meloni critica la Cassazione: “I migranti della nave Diciotti saranno risarciti con i soldi degli italiani onesti”
ROMA – Prosegue il dibattito sulla questione dei migranti e la sentenza della Corte di Cassazione che costringe il governo a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti. La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua indignazione attraverso un post su X, dove ha definito la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione “frustrante” per la malinconica realtà che essa rappresenta.
“Dover spendere soldi per questo, mentre non abbiamo risorse sufficienti per affrontare le necessità del Paese, è molto frustrante”, ha affermato Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha criticato la presunzione di danno affermata dai giudici, che, secondo lei, si discosta dalla giurisprudenza consolidata. La sentenza si riferisce a un episodio del 2018, quando l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini decise di non far sbarcare immediatamente i migranti soccorsi dalla nave Diciotti.
Nel suo messaggio, Meloni ha sottolineato come “In sostanza, per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente”. Questo rispecchia un sentimento diffuso tra i cittadini che lamentano la gestione delle risorse pubbliche e i diritti riservati agli immigrati rispetto ai cittadini italiani.
La sentenza e le sue implicazioni legali
La Corte di Cassazione ha affermato che il rifiuto della sbarco dei migranti non può essere considerato un atto politico sottratto al controllo giurisdizionale. “Non si tratta di un atto libero nel fine”, hanno precisato i giudici, evidenziando che le decisioni del governo deve sempre rispettare i diritti fondamentali, siano essi relativi ai cittadini o agli stranieri.
Gli esperti di diritto individuano nelle parole della Cassazione un richiamo all’importanza di rispettare le norme internazionali sul diritto al soccorso in mare. L’obbligo di soccorso è una regola fondamentale, affermano, e "ogni Stato è tenuto ad organizzare lo sbarco nel più breve tempo possibile". La sentenza rimarca anche il concetto di "luogo sicuro", dove i diritti dei migranti devono essere garantiti, in particolare per chi richiede asilo.
Con questa decisione, la Corte non solo sottolinea la necessità di un intervento coordinato e tempestivo da parte degli Stati nei confronti di situazioni di emergenza, ma pone anche l’attenzione sulla responsabilità giuridica e morale dei governi nel proteggere i diritti umani, indipendentemente dalle scelte politiche.
Un sentiero controverso
In un clima politico già teso, le parole della premier Meloni potrebbero infliggere ulteriori fratture nel rapporto tra cittadini e istituzioni. “Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni”, ha concluso la premier, espresso un sentimento di sfiducia che potrebbe influenzare le future scelte politiche del governo.
Le reazioni a questo tema resteranno sotto osservazione nelle settimane a venire, in particolar modo riguardo a come il governo intenderà procedere nel risarcire i migranti e gestire la questione dell’immigrazione, già al centro di accese polemiche nel panorama politico italiano.