Trump minaccia dazi del 200% sui vini europei | Un colpo fatale per il mercato alcolico di lusso?

Trump minaccia dazi del 200% sui vini europei in risposta alla tassa sull whisky. Cosa succede al mercato e a Lollobrigida? 🍷💼

A cura di Redazione
13 marzo 2025 15:19
Trump minaccia dazi del 200% sui vini europei | Un colpo fatale per il mercato alcolico di lusso? -
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Donald Trump minaccia dazi del 200% sui vini europei: escalation nella guerra commerciale

ROMA – La tensione tra Stati Uniti e Unione Europea sta per raggiungere nuove vette. Donald Trump ha annunciato un’imposizione di dazi del 200% sui vini e champagne provenienti dai paesi europei in risposta ai recenti provvedimenti riguardanti il settore del whisky americano. Questa mossa sembra un ulteriore capitolo nella guerra commerciale che coinvolge le due sponde dell’Atlantico.

Il Presidente degli Stati Uniti ha utilizzato la sua piattaforma Truth Social per spiegare le ragioni dietro questa proposta. Trump ha definito l’imposta del 50% sul whisky bourbon, recentemente annunciata dall’Unione Europea e in vigore dal 1° aprile, come “sgradevole”, dichiarando che tale tassa costituisce una ritorsione al suo precedente provvedimento del 25% sui metalli come acciaio e alluminio. "Se questo dazio non verrà rimosso immediatamente," ha scritto Trump, "gli Stati Uniti imporranno a breve una tassa del 200% su tutti i vini, champagne e prodotti alcolici in provenienza dalla Francia e da altri paesi dell’UE".

L’ex Presidente ha enfatizzato la sua visione di un commercio globale "stupido", lamentando che "il mondo intero ci sta derubando". Il suo appello finale, “l’unica cosa di cui dovete avere paura è la paura stessa!”, riflette la sua caratteristica retorica provocatoria.

Le conseguenze di queste dichiarazioni hanno immediatamente impattato il mercato. Dopo l’annuncio, le azioni di aziende come Pernod Ricard e Rémy Cointreau hanno registrato un calo rispettivo del 4% e del 3,5%, mentre il colosso LVMH ha visto una diminuzione dell’1,4% nel valore delle sue azioni.

Con questo sviluppo, la pressione aumenta su operatori del settore e sul governo italiano, con figure pubbliche come Francesco Lollobrigida che potrebbero trovarsi a dover rispondere alle conseguenze pratiche di tali politiche commerciali aggressive. La prospettiva di un ritiro o di un’alterazione della risposta europea in questa controversia appare più che mai cruciale, mentre le tensioni continuano a salire.

✅ Fact CheckFONTE VERIFICATA

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