Un pornoattore insegnerà educazione sessuale a scuola | Ma la sua immagine delle donne è inaccettabile!
Scopri la polemica che circonda l'educazione sessuale nelle scuole! Un pornoattore escluso per contenuti controversi solleva interrogativi. 🚫📚

Controversia nell’educazione sessuale: l’Ufficio Scolastico Regionale sospende l’intervento di un pornoattore nelle scuole lombarde
ROMA – Un evento educativo sull’educazione sessuale ha sollevato un polverone di polemiche dopo la sospensione di una lezione prevista con Max Felicitas, noto attore del settore dell’intrattenimento per adulti. L’annullamento della lezione, programmata per l’Istituto Ponti di Gallarate, è avvenuto per decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, che ha ritenuto inadeguata la figura dell’ospite scelto.
A quanto riportato da fonti locali, non si è trattato di una bocciatura dell’intera iniziativa, ma piuttosto di un intervento circoscritto alla persona di Felicitas. Questo è avvenuto dopo che i funzionari hanno esaminato diversi video dell’attore, contenenti rappresentazioni stereotipate e problematiche riguardanti il ruolo della donna e dei disabili.
In particolare, alcune clip mostravano la figura femminile relegata a ruoli tradizionali, come quelli legati ai lavori domestici, e in situazioni che sollevano interrogativi sulla salute delle relazioni interpersonali. Questi contenuti sono stati ritenuti in contrasto con i principi di parità di genere, un aspetto fondamentale nella formazione delle nuove generazioni.
In risposta a questo provvedimento, Max Felicitas ha scelto di protestare, incatenandosi davanti all’Istituto Ponti di Gallarate. Armato di catene, un bavaglio sulla bocca e un giubbotto con la scritta "libertà", ha espresso il suo dissenso nei confronti della decisione dell’Urs Lombardia, sottolineando la sua volontà di sostenere la libertà di espressione.
Le autorità scolastiche hanno precisato che l’obiettivo non è stato quello di censurare l’educazione sessuale nelle scuole, ma piuttosto di garantire che gli interventi formativi siano condotti da figure in grado di promuovere il rispetto e l’inclusione, evitando di rinforzare stereotipi dannosi. L’istruzione sessuale, si sottolinea, deve affrontare temi delicati con responsabilità e competenza, per formare cittadini consapevoli e rispettosi.
Con questo episodio, la questione dell’educazione sessuale nelle scuole si trova nuovamente al centro del dibattito pubblico, mettendo in luce la necessità di una riflessione approfondita sulle figure professionali da coinvolgere in tali temi sensibili. Resta da vedere come si evolverà questa vicenda e quali ulteriori dibattiti susciterà nel mondo dell’educazione e oltre.