Dazi Americani: Gli Effetti Reali Potrebbero Essere Minori di Quanto Temuto | Meloni Avverte: "Attenzione al Panico!"
Giorgia Meloni affronta i dazi USA: è fondamentale mantenere la calma e valutare con attenzione le conseguenze economiche. Nuovo vertice lunedì 🔍📈

Dazi: Meloni invita a mantenere la calma e annuncia nuovi vertici per analizzare l’impatto economico
ROMA – “L’introduzione dei dazi al 20% dovrebbe portare a una riduzione del PIL europeo inferiore allo 0,3% finora stimato”, ha dichiarato la Premier Giorgia Meloni nel corso di un Consiglio dei Ministri. Le sue parole si riferiscono ai dazi recentemente introdotti dall’amministrazione statunitense, un tema che ha sollevato preoccupazioni in tutto il continente.
La Meloni ha sottolineato che, “è certamente un impatto significativo, ma di un ordine di grandezza affrontabile”. Tuttavia, ha avvertito dei rischi correlati al panico e agli allarmismi che potrebbero scaturire nelle prossime settimane. “La contrazione dei consumi e degli investimenti delle imprese è un’eventualità che deve essere evitata a tutti i costi,” ha aggiunto, evidenziando la responsabilità di tutte le istituzioni nel mantenere la discussione su una dimensione realistica.
Per affrontare questa situazione, Meloni ha convocato un vertice per lunedì con i suoi vicepremier e i ministri economici, affinché ognuno porti uno studio sull’impatto economico dei dazi. “Dobbiamo avere un’idea chiara e tempestiva dell’impatto su settori specifici e delle azioni necessarie per sostenerli,” ha affermato.
Aggiungendo un ulteriore passo nel dialogo con il comparto produttivo, la Premier ha anche annunciato un incontro con i rappresentanti delle categorie operanti in Italia per martedì 8 aprile. “È essenziale trovare insieme delle soluzioni efficaci per affrontare questa crisi,” ha detto, ribadendo l’importanza di una strategia di negoziazione coordinata con gli Stati Uniti.
Meloni ha poi condiviso la sua visione critico-costruttiva riguardo alla politica commerciale statunitense. “Penso che questa decisione dell’Amministrazione Trump sia sbagliata,” ha dichiarato. “Le economie delle Nazioni occidentali sono fortemente interconnesse; politiche protezionistiche incisive danneggeranno non solo l’Unione europea ma anche gli Stati Uniti.” Questo approccio non può che gravare su un’Italia che si fonda storicamente sul commercio estero e sul celebre Made in Italy.
In merito all’impatto delle nuove tariffe, Meloni ha spiegato che “le esportazioni italiane negli Stati Uniti rappresentano circa il 10% del totale.” Mentre i dazi potrebbero comportare una riduzione di questa quota, è ancora prematuro quantificare l’effetto reale sui prodotti italiani. Ha avvertito che “un dazio alla frontiera del 20% non si traduce necessariamente in un pari aumento di prezzo” finale per i consumatori americani, a causa delle intermediazioni.
Infine, la Premier ha richiamato l’attenzione sui potenziali impatti indiretti di una politica protezionistica americana, citando l’industria automobilistica tedesca, che sfrutta significativi indotti produttivi italiani. “È presto per valutare le ripercussioni sul nostro PIL, ma il panico e l’allarmismo potrebbero causare danni maggiori di quelli strettamente legati ai dazi,” ha concluso, attraverso un appello alla stabilità e alla lucidità nel dibattito economico.
La prossima settimana si preannuncia cruciale per l’Italia, che dovrà affrontare sfide complesse ma ha a disposizione tutti gli strumenti per affrontarle con successo.