GOVERNO APPROVA L’OFFERTA DI UNICREDIT | Ma i "poteri speciali" cambiano tutto!
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Il governo approva l’offerta di Unicredit su Banco BPM, ma attiva il golden power
Roma, 18 aprile 2025 – Il Consiglio dei Ministri ha dato l’assenso all’offerta di Unicredit per l’acquisizione di Banco BPM, ma ha deciso di attivare il potere speciale del “golden power” per tutelare gli “interessi strategici per la sicurezza nazionale”. La comunicazione, diffusa da Palazzo Chigi al termine della seduta, segna un passo significativo nell’ambito delle trattative tra le due istituzioni finanziarie.
Il golden power: una tutela per l’economia nazionale
Il potere di golden power consente allo Stato di imporre specifiche prescrizioni su operazioni che possono influenzare settori chiave dell’economia. In questo caso, il governo ha acconsentito all’offerta pubblica di scambio da parte di Unicredit, ma solo “con paletti”, riservandosi la facoltà di opporre il golden power in caso di necessità. Secondo fonti vicine a Forza Italia, sono state sollevate “grosse riserve” riguardo alla base giuridica di questo potere in relazione all’offerta su Banco BPM.
Possibili prescrizioni focalizzate sulla sicurezza
Le prescrizioni che il governo potrebbe applicare riguarderebbero vari aspetti operativi dell’operazione. Tra queste, si parla di limitazioni relative alle sedi, al perimetro di eventuali cessioni di sportelli e, in particolare, alla presenza di Unicredit in Russia. Questi temi rappresentano un punto critico della trattativa, evidenziando la necessità di una rigorosa vigilanza statale su questioni di rilevanza internazionale.
Le dinamiche di questa operazione saranno osservate con attenzione non solo dagli analisti finanziari, ma anche dai cittadini, dato il forte impatto che tali decisioni possono avere per l’intero sistema bancario e, più in generale, sull’economia italiana. È un momento cruciale per la stabilità del mercato e la protezione degli interessi nazionali.
Un futuro incerto per Banco BPM e Unicredit
Nonostante l’ok governativo, resta da vedere come Unicredit gestirà le imposizioni derivanti dal golden power e quali conseguenze avrà sul lento processo di integrazione e ristrutturazione del mercato bancario italiano. La prossima fase della trattativa sarà determinante per la definizione dei termini di questa importante operazione, che potrebbe segnare un nuovo capitolo per l’industria finanziaria in Italia.
Con il governo che dà un segnale di fermezza attraverso l’attivazione del golden power, l’auspicio è che si riesca a trovare un equilibrio fra sviluppo economico e tutela degli interessi strategici nazionali.