La guerra in Ucraina crea nuove opportunità di riabilitazione | Scopri come il dolore ha aperto porte inaspettate!

Scopri le storie di riabilitazione in Ucraina, dove la guerra ha creato nuovi bisogni e opportunità. Guarire è possibile anche nei momenti più difficili! 🇺🇦❤️

A cura di Redazione
15 aprile 2025 13:52
La guerra in Ucraina crea nuove opportunità di riabilitazione | Scopri come il dolore ha aperto porte inaspettate! -
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Guarire in Ucraina: Storie di Resilienza dalla Clinica San Luca

IVANO-FRANKIVSK (Ucraina) – In un contesto di conflitto permanente, la clinica San Luca rappresenta un faro di speranza per chi è colpito dalle conseguenze devastanti della guerra. "Guarda qui: questo è il salotto. Le schegge della vetrata sono arrivate sul divano. Mia madre si è salvata per caso”, racconta Olena Mashko, mentre mostra sul suo telefono le immagini della sua casa a Kostjantynivka, ora ridotta in macerie. "Vengo da dove c’è la guerra", dice con una commozione palpabile, sottolineando la situazione drammatica che ha spinto lei e suo figlio a rifugiarsi in una città meno esposta ai bombardamenti.

Olena, ora in riabilitazione, si è trasferita a Ivano-Frankivsk, dove suo figlio, 20 anni, studia all’università. Ma il suo cuore è ancora a casa, dove suo marito e la madre di oltre 80 anni continuano a vivere nonostante il pericolo. "Questa è una bella città e le persone sono accoglienti, anche se nulla è come casa," confida mentre si sottopone a sessioni di fisioterapia presso la clinica, una struttura innovativa all’interno dell’arcidiocesi locale.

La clinica San Luca è il risultato di un progetto ambizioso finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, dal titolo “Health Care for Safety and Rehabilitation”, mirato a rispondere ai bisogni emergenti della popolazione ucraina, in particolare dopo l’invasione russa del 2022. Con un incremento del 200% nel numero di pazienti in riabilitazione, il centro ha visto una crescita esponenziale delle richieste e delle necessità di assistenza sanitaria.

"In Ucraina, la cultura della riabilitazione non c’era mai stata," spiega la dottoressa Irina Lopushanska, direttrice del reparto. La guerra ha generato non solo traumi, ma ha anche creato opportunità per sviluppare nuovi approcci alla riabilitazione. Nonostante le difficoltà, "il sogno di avere un centro specializzato si sta finalmente realizzando", sostiene con convinzione.

Grazie a macchinari all’avanguardia, il reparto di riabilitazione offre tecnologie di ultima generazione, come i monitor per la terapia dello specchio, che giocano un ruolo cruciale nel ridurre il dolore nei pazienti che hanno subito amputazioni. Questo approccio innovativo ha permesso al reparto di ottenere rapidamente l’accreditamento ministeriale, garantendo cure gratuite a chi ne ha bisogno.

Ma il successo della clinica non si limita solo alla tecnologia. La formazione e la specializzazione del personale sono stati elementi altrettanto cruciali. Grazie al sostegno di esperti dall’Italia, il personale ha partecipato a corsi e laboratori, migliorando le competenze in comunicazione e empatia, aspetti fondamentali nella cura dei pazienti.

Tra i pazienti c’è Igor, un 53enne di Leopoli, che affronta una difficile riabilitazione dopo una biopsia cerebrale. "Provo a tenere l’equilibrio da solo", afferma, evidenziando la determinazione di affrontare le sfide quotidiane malgrado gli ostacoli.

Considerate le storie di Olena e Igor, la clinica San Luca non è solo un luogo di cura fisica, ma anche un simbolo di resilienza e speranza per un futuro migliore. In un paese segnato dalla guerra, queste storie di recupero e determinazione rispondono a una verità profonda: la voglia di vivere e di rimettersi in piedi è più forte di qualsiasi ostacolo.

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