La madre dell'omicida: "Aiutato a ripulire casa e sangue"

Sconvolgente stravolgimento nell'omicidio di Ilaria Sula: la madre di Mark Antony Samson è complice nel femminicidio. Ecco tutta la verità

A cura di redazionemd
07 aprile 2025 20:11
La madre dell'omicida: "Aiutato a ripulire casa e sangue" - Credit foto: Ansa
Credit foto: Ansa
Condividi

L'omicidio di Ilaria Sula, accoltellata ferocemente dal 23enne Mark Antony Samson, ha una nuova ricostruzione: il femminicidio è stato "coperto" dalla madre, che adesso confessa. 

L'Italia intera sta ancora piangendo Sara Campanella, vittima del collega universitario Stefano Argentino (i dettagli di cronaca qui). Mentre avviene il funerale di Sara, dopo l'ennesimo femminicidio, un'altra violenza riesce finalmente ad essere ricostruita con la macabra scoperta.

Una confessione di tre ore in Questura

Nors Man Lapaz è indagata per concorso nell’occultamento del cadavere. Il gip: "Ha agito con freddezza e insensibilità". I sospetti sul ruolo del padre.

"L'ho aiutato a pulire casa, a cancellare le tracce di tutto quel sangue."

 Con queste parole, la madre di Mark Antony Samson ha ammesso il proprio coinvolgimento nei momenti successivi all'omicidio di Ilaria Sula, la studentessa uccisa a coltellate lo scorso venerdì nel quartiere Africano di Roma.

È durata oltre tre ore l’audizione in Questura in cui la donna ha raccontato la sua versione dei fatti, cambiando drasticamente la sua posizione agli occhi degli inquirenti: da semplice persona informata sui fatti a indagata per concorso nell’occultamento di cadavere.

Secondo quanto emerso, sarebbe stata proprio lei a chiedere di essere ascoltata, presentandosi spontaneamente con il suo legale. Ma le sue dichiarazioni hanno confermato i sospetti che gli inquirenti nutrivano fin dalle prime fasi dell’indagine.

Il ruolo della madre nella fase successiva all’omicidio

Mark Samson, 23 anni, ha già ammesso di aver colpito Ilaria Sula con almeno tre fendenti al collo, provocando uno shock emorragico fatale. L’aggressione, stando alla sua versione, sarebbe avvenuta dopo aver letto un messaggio sul cellulare della giovane.

Subito dopo il delitto, sarebbe scattato un piano improvvisato per cancellare ogni traccia. Ed è qui che sarebbe intervenuta la madre, presente in casa al momento dell’aggressione. Non è ancora chiaro se abbia anche collaborato nel nascondere il corpo all’interno di un trolley, poi trasportato dal figlio fino alla zona di Poli, dove è stato abbandonato.

Le prove contro la madre

Oltre alla confessione, i dati delle celle telefoniche hanno confermato la presenza della donna nell’abitazione durante l’orario compatibile con il delitto. Per gli investigatori, risulta altamente improbabile che il figlio abbia agito da solo, come inizialmente dichiarato.

Il giudice per le indagini preliminari ha evidenziato nella sua ordinanza che Samson "ha agito con freddezza e insensibilità", sottolineando come la vittima si fidasse di lui, avendo avuto una breve relazione sentimentale.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Gazzetta Social sui social