Meloni e Trump: l’alleanza inaspettata che sfida la sinistra?

Tensione tra Meloni e il PD: le dichiarazioni infuocate sulla NATO e Trump

ROMA – In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il Primo Ministro Giorgia Meloni ha affrontato temi di grande attualità, toccando i rapporti con l’ex Presidente Donald Trump e la critica alla leader del PD, Elly Schlein. Le sue parole hanno suscitato forti reazioni, in particolare per le osservazioni riguardo all’alleanza con gli Stati Uniti e le relazioni con l’Unione Europea.

“Io e Trump ci capiamo”, ha esordito Meloni, sottolineando il buonissimo rapporto personale che la lega all’ex presidente. “È stato un confronto franco e a tutto campo. Siamo due leader che si rispettano e si capiscono, anche quando non siamo completamente d’accordo.” Un messaggio di affermazione che mostra l’intenzione di mantenere legami solidi con Washington, nonostante le diversità politiche.

Passando a criticare il partito avversario, Meloni ha definito le affermazioni di Schlein come “superficiali e infantili.” In particolare, ha messo in discussione la posizione del PD secondo cui Trump non può essere un alleato: “Cosa intendono? Che dobbiamo rompere relazioni di 70 anni e uscire dalla NATO? Bisogna essere conseguenti!”

Meloni ha poi ribadito che il suo governo prioritizza l’interesse nazionale, affermando: “Per noi, l’interesse nazionale viene prima di ogni cosa, per altri prevale l’appartenenza ideologica.” Una presa di posizione che intende sia rafforzare la propria immagine di leader pragmatico sia gettare ombre sul PD, accusato di un approccio poco pragmatico.

Sul tema dell’incontro recente tra Trump e il presidente ucraino Zelensky, Meloni ha affermato: “Non sarei mai stata lì. Non c’entravamo noi altri leader.” Secondo la Premier, l’incontro ha rappresentato un momento significativo e potrebbe aver segnato un punto di svolta di fondamentale importanza.

Queste dichiarazioni di Meloni riaccendono il dibattito politico in Italia, evidenziando le divisioni profonde tra le diverse fazioni. Con le elezioni future all’orizzonte, il governo si prepara a difendere una linea di fermezza nei confronti delle alleanze strategiche, nonostante le critiche e il dissenso interno.