Napoli Crea Rivela Scenari Inaspettati | L'Artigianato Chiave per il Futuro della Capitale del Made in Italy?
Scopri Napoli Crea, la festa dell'artigianato! Due giorni di eventi e dialoghi per celebrare la creatività e il Made in Italy. 🎉✂️

Al via ‘Napoli Crea’: la seconda edizione degli Stati Generali dell’Artigianato
Di Nadia Cozzolino ed Elisa Manacorda
NAPOLI – “Questa è una vera e propria festa, una kermesse nella quale celebriamo l’artigianato sotto una luce nuova, più moderna e dinamica.” Così Giancarlo Maresca, presidente di ‘Le Mani di Napoli’, ha aperto la seconda edizione di “Napoli Crea – La rivoluzione gentile, gli Stati Generali dell’Artigianato”. L’evento, che si svolge oggi e domani in diverse location della città, dalla chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a villa Doria d’Angri, coincide con la Giornata nazionale del Made in Italy.
“Il nostro obiettivo non è solo celebrare, ma anche presentare proposte concrete alla politica,” ha aggiunto Maresca. Nel programma spiccano le indicazioni geografiche protette, che rappresentano una strategia dell’Unione Europea per preservare le tradizioni e le tecniche artigianali. “La sfida è combinare la qualità del prodotto tradizionale con una nuova qualità dell’artigiano.”
Il convegno di quest’anno includerà la presentazione della Dichiarazione di Napoli, un documento programmatico che sottolinea l’importanza del riconoscimento delle produzioni non agroalimentari, come stabilito da un nuovo regolamento europeo che entrerà in vigore il prossimo dicembre. “Vogliamo fare di Napoli la capitale delle Indicazioni Geografiche per l’artigianato,” ha dichiarato Maresca, sottolineando l’impatto positivo di tali iniziative sulla rigenerazione urbana.
Il valore dell’artigianato secondo il Comune di Napoli
Maria Grazia Falciatore, capo di gabinetto del Comune, ha commentato: “L’identità di Napoli è fortemente legata agli artigiani.” Secondo Falciatore, eventi come questi possono rappresentare un cambiamento significativo, “portando bellezza e creatività che possono trasformare l’aspetto della città.” Ha invitato tutti a fare rete, riflettere e contribuire alla crescita collettiva.
Fabrizio Luongo, segretario di Casartigiani Napoli, ha evidenziato l’importanza della sartoria: “La sartoria napoletana può mantenere un legame significativo con il territorio, creando valore culturale e turistico.” Luongo ha sottolineato come questo evento sia diventato un appuntamento fisso per l’economia e la politica, un’occasione per discutere opportunità di sviluppo, particolarmente per i giovani.
L’artigianato come volano di sviluppo
“L’artigianato è il fondamento della cultura del saper fare a Napoli,” ha dichiarato Giuseppe Ieropoli, responsabile della Cesare Attolini Spa. “Credo che in un’epoca digitale, sia essenziale non dimenticare l’importanza della manualità.” Ieropoli ha proposto una nuova indicazione geografica per la sartoria, ritenendo che “sia cruciale ricordare la nostra storia mentre ci proiettiamo verso il futuro.”
Massimo Vittori, direttore di OriGIn, ha esaltato l’importanza delle denominazioni di origine: “Il nuovo regolamento europeo proteggerà i prodotti dell’artigianato come il Parmigiano Reggiano, riconoscendo la qualità e la reputazione legate al nostro lavoro.” Ha inoltre fatto notare che la codificazione delle tradizioni artigianali è essenziale per evitare che certe pratiche vengano perse.
Il Made in Italy come opportunità
Antonio De Matteis, presidente di Pitti e CEO di Kiton, ha concluso con un avvertimento: “Il Made in Italy è un plus riconosciuto, ma non possiamo adagiarci sugli allori.” Secondo De Matteis, l’indicazione geografica può aiutare, ma “non è la cure totale. Dobbiamo lavorare costantemente sul prodotto e onorare il nome di Napoli all’estero.”
L’incontro di Napoli Crea si propone quindi di essere non solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflessioni e strategie sul futuro dell’artigianato italiano, un settore che continua a dimostrarsi un asse fondamentale per la cultura e l’economia della città.