Ospedale di Gaza distrutto da bombardamenti | Israele ha davvero avvisato in tempo?
Bombardato l'ospedale Al-Ahli a Gaza: Hamas denuncia un crimine di guerra. Evacuati pazienti e feriti. Scopri di più su questa tragica situazione ⚠️🏥💔

Israele bombarda l’ospedale di Al-Ahli a Gaza: gravi accuse da parte di Hamas
Nella notte tra il 12 e il 13 aprile, l’ospedale di Al-Ahli a Gaza City è stato oggetto di un bombardamento che ha suscitato forti proteste e accuse da parte del governo di Hamas. Secondo quanto riportato in un comunicato stampa, un edificio che ospitava la reception e un pronto soccorso dell’ospedale è andato distrutto, costringendo le autorità a sfollare pazienti e feriti.
Hamas ha definito l’attacco un "nuovo crimine di guerra", accusando Israele di violare sistematicamente le leggi e le norme umanitarie internazionali. Nel comunicato, il gruppo ha descritto Israele come un’"entità criminale" e ha denunciato la complicità degli Stati Uniti nel sostenere tali azioni militari. L’organizzazione ha sottolineato l’importanza di tutelare le strutture sanitarie e ha lamentato la terribile situazione di crisi umanitaria che sta attraversando la Striscia di Gaza.
Il bombardamento sarebbe avvenuto in risposta a un razzo lanciato da Gaza verso il territorio israeliano. Secondo il quotidiano ‘Times of Israel’, prima dell’attacco aereo, il governo di Tel Aviv avrebbe emesso un avviso di evacuazione per diverse aree, incluso il quartiere di Nuseirat. Tuttavia, Hamas ha denunciato che questo avviso è stato comunicato "solo pochi minuti prima delle bombe", sollevando ulteriori preoccupazioni sulla tempistica e sull’intenzione dell’attacco.
Fino a questo momento, non si segnalano vittime a seguito del bombardamento, tuttavia le condizioni sanitarie nella Striscia sono già compromesse, e questo ulteriore evento contribuisce ad aggravare la già difficile situazione che affrontano gli abitanti di Gaza.
Mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, il conflitto tra Hamas e Israele continua a generare un ciclo di violenza e vendetta, lasciando dietro di sé un numero sempre crescente di sfollati e una crisi umanitaria senza precedenti nella regione.