Accuse di razzismo tra le Forze dell'Ordine italiane | Meloni difende la polizia con parole forti!
Il Consiglio d'Europa chiede un'indagine sul razzismo nelle forze dell'ordine italiane. Meloni risponde: accuse vergognose. Scopri di più! 🇮🇹🤔👮♂️

Razzismo nelle Forze dell’Ordine: Il Consiglio d’Europa Interviene, Meloni Risponde
ROMA – Nei giorni scorsi, il Consiglio d’Europa ha lanciato un allarme sul tema della profilazione razziale all’interno delle forze di polizia italiane. Bertil Cottier, presidente della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), ha esortato il governo italiano a avviare un’indagine indipendente su questa inquietante tematica.
Durante una conferenza stampa, Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell’ECRI, ha sottolineato che “in diversi Paesi europei si assiste a un aumento preoccupante di controlli effettuati da agenti di polizia sulla base del colore della pelle, dell’origine presunta o dell’appartenenza religiosa delle persone”. Secondo l’ECRI, tali pratiche contravvengono ai principi fondamentali su cui è fondata l’Europa.
La Reazione del Governo
La risposta dell’Esecutivo italiano non si è fatta attendere. La premier Giorgia Meloni ha definito le accuse contenute nel comunicato come “vergognose”, sostenendo che gli agenti delle Forze dell’Ordine sono vittime di aggressioni, spesso da parte di immigrati irregolari, mentre "svolgono il proprio dovere con coraggio". Meloni ha criticato l’approccio della Commissione, affermando che tali giudizi siano frutto di pregiudizi evidenti e di un’ideologia distorta.
L’Italia, ha ricordato Meloni, è stata tra i fondatori del Consiglio d’Europa nel 1949, un’organizzazione nata per difendere la democrazia e i diritti umani. “Noi continueremo a difendere chi, ogni giorno, garantisce la sicurezza dei cittadini italiani. Con orgoglio”, ha concluso.
Il Ruolo del Presidente Mattarella
In supporto alle Forze dell’Ordine, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato al Quirinale Vittorio Pisani, Capo della Polizia. In quell’incontro, Mattarella ha inteso rinvigorire la stima e la fiducia della Repubblica nei confronti di coloro che, quotidianamente, operano per la sicurezza pubblica, richiamando i valori fondamentali della Costituzione italiana.
Tajani: "Accuse Ingiustificate"
Anche Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha preso posizione sulle affermazioni del Consiglio d’Europa, respingerendo con forza le accuse mosse alla Polizia italiana. "La nostra Polizia è il fiore all’occhiello del nostro Paese", ha dichiarato Tajani, esprimendo gratitudine anche nei confronti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale per il loro quotidiano impegno nella tutela della sicurezza pubblica.
Conclusioni
La controversia tra il governo italiano e le istituzioni europee sottolinea un nodo cruciale: la gestione del fenomeno migratorio e le pratiche delle forze dell’ordine. La richiesta di indagine sul razzismo rappresenta un test importante per il governo, ma anche un’opportunità di riflessione per costruire un futuro in cui il rispetto dei diritti umani e la sicurezza pubblica possano coesistere armoniosamente.