Israele avanza verso Gaza con i "carri di Gedeone" | Ma cosa nasconde questo attacco inaspettato?

Carrarmati israeliani in marcia verso Gaza, 115 vittime in 24 ore e 19.000 sfollati. La crisi umanitaria si aggrava. Scopri gli ultimi sviluppi! 📉🇮🇱💔

A cura di Redazione
17 maggio 2025 10:22
Israele avanza verso Gaza con i "carri di Gedeone" | Ma cosa nasconde questo attacco inaspettato? -
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I carrarmati “di Gedeone” in marcia: Israele alla conquista di Gaza

IL CAIRO – L’operazione militare israeliana nota come ‘Carri di Gedeone’ è in pieno svolgimento nella Striscia di Gaza. I carri armati dell’esercito di Tel Aviv si stanno muovendo verso il centro del territorio, supportati da intensi bombardamenti di artiglieria. Secondo fonti palestinesi, l’operazione ha portato a un drammatico aumento delle vittime, con già 115 morti civili palestinesi registrati in sole 24 ore.

Una crisi umanitaria senza precedenti si sta aggravando a seguito di questo attacco. L’agenzia Onu per le migrazioni (OIM) ha riportato che circa 19.000 persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, spesso portando con sé solo gli abiti che indossano. Da più di due mesi, Gaza è oggetto di un blocco totale che impedisce l’ingresso di beni di prima necessità, alimentari e acqua, aggravando ulteriormente la situazione. “Lasciateci raggiungere le popolazioni”, ha esortato l’OIM in un recente messaggio.

Mentre la situazione sul campo si intensifica, l’operazione militare avviene in concomitanza con la recente visita del presidente statunitense Donald Trump, il quale ha cercato di rivitalizzare le relazioni tra Stati Uniti e i paesi arabi come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Trump sta anche discutendo piani per la possibile evacuazione di un milione di profughi palestinesi in Libia. Un progetto sul quale Israele sarebbe al corrente, ma che Hamas sembra ignorare.

Cecilia Strada, europarlamentare del Partito Democratico, si è unita a una carovana di deputati e membri della società civile che si stanno dirigendo verso il valico di Rafah, al confine con l’Egitto. “A Gaza da quasi tre mesi non entra una goccia d’acqua né un pacco di farina. Questo blocco è un assedio per una popolazione già provata da 19 mesi di conflitto, un genocidio in atto”, ha affermato Strada, sottolineando l’importanza di intervenire.

La sua richiesta ai governi europei è chiara: “Utilizzate tutte le leve per fermare quanto sta accadendo. Non sta morendo solo la popolazione palestinese, ma anche la nostra credibilità come istituzioni europee. Come possiamo condannare i crimini di guerra di Putin mentre rimaniamo in silenzio sugli atti di Netanyahu?”.

La delegazione, composta da circa sessanta membri, tra cui rappresentanti di organizzazioni non governative e accademici, arriverà al valico domani. Questa iniziativa si colloca in un contesto di crescente tensione e violenza, mentre le operazioni israeliane continuano a provocare un numero sempre maggiore di sfollati e vittime.

In sintesi, la situazione a Gaza è diventata una emergenza globale, con un appello urgente per un intervento umanitario e un fermo impegno per la pace nella regione.

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