Scambio di prigionieri incredibile tra Russia e Ucraina | Perché Zelensky chiede sanzioni raddoppiate?

Secondo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina: 307 difensori tornano a casa, ma Zelensky esige nuove sanzioni per fermare gli attacchi. 🚨🇺🇦⚔️

A cura di Redazione
24 maggio 2025 18:08
Scambio di prigionieri incredibile tra Russia e Ucraina | Perché Zelensky chiede sanzioni raddoppiate? -
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Secondo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, Zelensky chiede nuove sanzioni

ROMA – Oggi si è svolto il secondo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, come annunciato dal presidente Volodymyr Zelensky attraverso post sui social media. Un totale di 307 difensori ucraini è tornato a casa, portando a 697 il numero complessivo di rimpatriati in sole 48 ore. Lo scambio, reso possibile grazie a negoziati in Turchia, ha visto il coinvolgimento di membri delle Forze Armate, del Servizio di Guardia di Frontiera e della Guardia Nazionale dell’Ucraina.

Zelensky ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a questo processo, dichiarando che l’obiettivo rimane quello di riportare ogni singola persona dalla prigionia russa. "Continuiamo a collaborare con i nostri partner per rendere questo possibile", ha aggiunto il presidente, rinnovando l’impegno a proseguire con il processo di scambio nei giorni a venire.

Tuttavia, nonostante questo sviluppo positivo, la situazione sul campo rimane allarmante. Nelle ultime ore, infatti, numerosi attacchi missilistici e droni russi hanno colpito diverse città ucraine, causando incendi, esplosioni e danni a edifici civili, veicoli e attività commerciali. "È stata una notte difficile per tutta l’Ucraina", ha commentato Zelensky, evidenziando che gli attacchi hanno coinvolto 250 droni e 14 missili balistici.

Le regioni comprese Odessa, Vinnytsia, Sumy, Kharkiv, Donetsk, Kiev e Dnipro hanno subito i contraccolpi degli attacchi. "Purtroppo, ci sono stati feriti e decessi", ha affermato, esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.

Il presidente ha reiterato la sua posizione in merito alla crisi, affermando che "la causa del prolungamento della guerra risiede in Mosca". Nonostante le proposte di cessate il fuoco fatte più volte dall’Ucraina, queste sarebbero state ignorate.

In una richiesta chiara e diretta, Zelensky ha chiesto una maggiore pressione sulla Russia tramite nuove sanzioni da parte di Stati Uniti e Europa: "Solo ulteriori sanzioni contro settori chiave dell’economia russa costringeranno Mosca a cessare il fuoco".

Queste parole ribadiscono l’impegno dell’Ucraina nella lotta contro l’aggressione russa, mentre il paese continua a sperare in un ritorno alla pace attraverso la diplomazia e il sostegno internazionale.

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