Diciottesimo pacchetto di sanzioni alla Russia | È davvero la fine per l'export di petrolio?

Von der Leyen annuncia nuove sanzioni alla Russia, colpendo energia e banche. Una mossa strategica per promuovere la pace! 🌍💪

A cura di Redazione
10 giugno 2025 19:16
Diciottesimo pacchetto di sanzioni alla Russia | È davvero la fine per l'export di petrolio? -
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Ursula Von der Leyen annuncia il diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

ROMA – La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha svelato oggi il diciottesimo pacchetto di sanzioni destinate a colpire la Russia. Questo nuovo insieme di misure strategiche prenderà di mira i settori energetico e bancario, considerati fondamentali per l’economia di Mosca.

Durante una conferenza stampa con l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, Von der Leyen ha dichiarato: “L’obiettivo della Russia non è la pace, ma imporre il dominio della forza. La forza è l’unico linguaggio che la Russia capisce.”

Il nuovo pacchetto di sanzioni si propone di indebolire ulteriormente l’export di petrolio russo. Tra le misure previste, è stato proposto un divieto di transazione per i gasdotti Nord Stream 1 e 2. Questo significa che né gli operatori dell’Unione Europea potranno effettuare transazioni direttamente o indirettamente collegate ai suddetti gasdotti. Von der Leyen ha chiarito che "non si torna al passato", sottolineando l’intenzione di abbassare il tetto massimo del prezzo del petrolio, riducendolo da 60 a 45 dollari al barile.

In secondo luogo, l’obiettivo di limitare la “capacità di raccogliere fondi e condurre transazioni” prevede l’estensione del divieto sull’uso del sistema Swift a ulteriori 22 banche russe. La presidente della Commissione ha inoltre evidenziato l’importanza di escludere anche gli operatori finanziari di Paesi terzi che tentano di aggirare le sanzioni.

Infine, l’azione include sanzioni mirate al Fondo russo per gli investimenti diretti e le sue controllate, bloccando così canali importanti per il finanziamento di progetti destinati alla modernizzazione dell’economia russa.

Von der Leyen ha anche ribadito la necessità di un cessate il fuoco, aggiungendo: “L’abilità di Putin di sostenere la guerra dipende molto dal sostegno ricevuto dai Paesi terzi.” La presidente ha avvertito che chi supporta gli sforzi di conquista russi ha una “pesante responsabilità” e ha esortato per un cessate il fuoco completo e incondizionato di almeno 30 giorni. Questa pausa nelle ostilità, ha sostenuto, potrebbe rappresentare un passo cruciale per ridurre le sofferenze dei civili e avviare un dialogo significativo verso una pace duratura.

Infine, Von der Leyen ha espresso ottimismo su una possibile ripresa dei negoziati, affermando che “l’Europa è allineata negli obiettivi con gli Stati Uniti” e che è fiduciosa nella possibilità di rientrare al tavolo delle trattative nel più breve tempo possibile.

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