Escalation e guerra Medio Oriente: allerta massima a Sigonella

Punto centrale per i trasporti economici, la Sicilia (e Catania) è centrale anche per rappresaglie e ritorsioni: massima allerta a Sigonella

A cura di redazionemd
23 giugno 2025 21:26
Escalation e guerra Medio Oriente: allerta massima a Sigonella - Credit foto: Messaggero
Credit foto: Messaggero
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Dopo l’attacco americano contro l’Iran, rafforzate le misure di sicurezza in tutte le installazioni militari statunitensi nel nostro Paese. Il governo italiano monitora la situazione: «Nessun decollo autorizzato».

La tensione internazionale innescata dall’attacco degli Stati Uniti contro siti iraniani nella notte tra il 21 e il 22 giugno si ripercuote anche sul territorio italiano. È infatti massima l’allerta nelle basi militari americane presenti in Italia, con particolare attenzione a Sigonella, considerata snodo strategico nel Mediterraneo.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato il potenziamento delle misure di sicurezza: «Monitoriamo la situazione con il massimo livello di attenzione. Le forze dell’ordine e i nostri apparati di intelligence sono attivati in tutte le aree sensibili, comprese le basi NATO che ospitano personale statunitense».

Basi sorvegliate, rischio ritorsioni

Secondo fonti della Difesa, il rafforzamento della sicurezza riguarda Aviano, in Friuli Venezia Giulia, Camp Ederle a Vicenza, Napoli, Camp Darby in Toscana, oltre alla già citata Sigonella, in Sicilia. Tutte le strutture sono state messe sotto stretta sorveglianza, per il timore di possibili ritorsioni da parte dell’Iran dopo l’attacco americano.

L’Iran ha infatti parlato apertamente di “rappresaglie illimitate” in caso di ulteriori provocazioni, e le basi in Italia, in quanto ospitanti assetti militari USA, sono considerate potenziali bersagli.

Sigonella, la "portaerei sul Mediterraneo"

La base di Sigonella ospita droni da sorveglianza MQ-9 Reaper e altri velivoli utilizzati per operazioni di intelligence, sorveglianza e guerra elettronica. È un nodo strategico per le operazioni statunitensi nel Nord Africa e in Medio Oriente, e viene impiegata anche per attività logistiche di supporto alle missioni americane.

 Utilizzo delle basi USA: le regole

 L’utilizzo delle basi italiane da parte degli Stati Uniti è regolato da accordi bilaterali risalenti agli anni ’50, che prevedono la necessità di un’autorizzazione da parte del governo italiano per ogni impiego operativo.
Secondo quanto precisato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, «nessuna autorizzazione è stata richiesta né concessa al momento», e «nessun aereo è decollato dall’Italia per colpire obiettivi iraniani».

L’autorizzazione non richiede l’approvazione preventiva del Parlamento, ma quest’ultimo deve essere informato in caso di utilizzo delle basi per missioni militari. Questo meccanismo, però, non comporta un voto parlamentare, almeno non in assenza di un coinvolgimento diretto dell’Italia nelle operazioni.

Allerta estesa anche oltre le basi

Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi al Quirinale, ha esteso l’allerta anche ad altri obiettivi sensibili: ambasciate, sedi istituzionali, Vaticano, e aree turistiche di rilievo, in vista del Giubileo. Il coordinamento tra Difesa, Interni e Intelligence resta costante.

Nel frattempo, mentre in Medio Oriente cresce il rischio di una guerra regionale estesa, l’Italia osserva con preoccupazione e si prepara a ogni eventualità, pur ribadendo la sua neutralità operativa nella crisi in corso.

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