Gravi irregolarità svelate nel 'click day' | Meloni avverte: l'Italia non è terra di conquista!

IRREGOLARITÀ NEL ‘CLICK DAY’: MELONI RILANCIA LA POLEMICA

ROMA – La premier Giorgia Meloni torna a far parlare di sé, scatenando polemiche sul tema della regolarizzazione dei permessi di soggiorno in Italia. In un aggiornamento sui social, Meloni ha evidenziato come, un anno fa, avesse presentato un esposto alla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, denunciando "gravi irregolarità nel sistema del ‘click day’".

A corredo di questa affermazione, la premier ha sottolineato come siano emerse diverse gravi azioni criminali legate al traffico di permessi di soggiorno, tra cui la creazione di identità digitali false, assunzioni inesistenti e presunti legami con clan mafiosi.

Un attacco diretto a chi, nel corso dell’anno passato, ha criticato il suo operato. Meloni ha ribadito con forza: "Avevamo ragione, e avevamo il dovere di denunciare". Queste dichiarazioni arrivano in un contesto delicato, con l’intervento del presidente statunitense Donald Trump, che ha minacciato di deportare gli irregolari europei, includendo gli italiani.

A tal proposito, il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha prontamente rassicurato che "ce li riprenderemo noi," cercando di mantenere la situazione sotto controllo e prevenire escalation diplomatiche.

Meloni ha concluso il suo intervento affermando l’impegno del suo governo nel "combattere ogni forma di illegalità legata all’immigrazione," dichiarando che l’Italia non deve diventare "terra di conquista per i trafficanti di permessi e per chi vive di furbizie e scorciatoie."

In attesa di ulteriori sviluppi, la questione dei permessi di soggiorno e l’immigrazione rimangono temi caldi nella politica italiana, con un governo determinato a combattere le irregolarità che, secondo Meloni, continuano a minacciare la sicurezza del paese.