Israele elimina leader iraniano in un attacco audace | La risposta di Teheran potrebbe essere devastante!
Israele colpisce duramente: uccisi il capo dell'intelligence iraniana Kazemi e il suo vice. Scopri i dettagli dell'operazione Rising Lion! ✈️💥
Iran, Netanyahu annuncia l’uccisione del capo dell’intelligence Kazemi
ROMA – Una svolta drammatica nel conflitto israelo-iraniano: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato l’uccisione di Mohammad Kazemi, capo dell’intelligence delle Guardie Rivoluzionarie (IRGC), e del suo vice, Hassan Mohaqeq, durante un attacco mirato a Teheran. La notizia è stata riportata dal sito Iran International, suscitando reazioni in tutto il mondo.
Nel corso di un’intervista a Fox News, Netanyahu ha dichiarato: “Abbiamo deciso di agire perché dovevamo farlo. Abbiamo visto abbastanza uranio arricchito per nove bombe.” Queste parole segnalano un’intensificazione della campagna militare israeliana contro le installazioni nucleari iraniane, una risposta diretta alla crescente minaccia percepita da parte di Teheran.
Nei dettagli dell’operazione, ripresa da fonti locali, si segnala che Kazemi e Mohaqeq sono stati intrappolati sotto le macerie di un attacco israeliano contro la sede dell’IRGC a Teheran. La dinamica di questo attacco ha messo in evidenza la determinazione di Israele a colpire strutture chiave del regime iraniano, considerato come uno dei maggiori pericoli per la sicurezza della regione.
In un contesto geopolitico delicato, è emerso che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva precedentemente posto il veto a un piano israelo di assassinare l’ayatollah Ali Khamenei, un’azione che avrebbe potuto innescare una grave crisi internazionale. Netanyahu, tuttavia, ha mantenuto un profilo riservato su questo aspetto, rifiutandosi di commentare ulteriori dettagli della strategia israeliana.
Parallelamente, l’IDF (Israeli Defense Forces) ha confermato che l’aeronautica militare ha colpito un aereo iraniano in rifornimento all’aeroporto di Mashhad, situato a circa 2.300 chilometri da Israele. Questo attacco rappresenta una delle operazioni a lungo raggio più audaci mai condotte da Israele, segnalando un alto livello di impegno strategico nella sua operazione nota come Rising Lion.
La situazione, che sembra in continua evoluzione, pone interrogativi sulle future dinamiche di potere in Medio Oriente e sul potenziale aumento delle tensioni tra Israele e Iran. Resta da vedere come reagiranno le autorità iraniane a queste provocazioni e se la comunità internazionale si muoverà per mediare una situazione che potrebbe sfuggire al controllo.
