La dichiarazione del principe Pahlavi: l’Iran alla svolta storica | È davvero la fine del regime di Khamenei?

Il principe Pahlavi annuncia il crollo del regime iraniano, paragonando il momento attuale al Muro di Berlino. Un Iran laico e democratico è possibile! 🇮🇷✨

A cura di Redazione
23 giugno 2025 14:44
La dichiarazione del principe Pahlavi: l’Iran alla svolta storica | È davvero la fine del regime di Khamenei? -
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Il Principe Pahlavi: “Questo è il momento Muro di Berlino per l’Iran, il regime di Khamenei è sconfitto”

ROMA – In un’accesa conferenza stampa tenutasi oggi, il Principe Reza Pahlavi, leader dell’opposizione iraniana e figlio dell’ultimo scià, ha effettuato dichiarazioni audaci riguardo alla situazione in Iran, paragonando il momento attuale a quello della caduta del Muro di Berlino. “Questo è il nostro Muro di Berlino”, ha esclamato Pahlavi, sottolineando il crollo imminente del regime di Ali Khamenei.

Secondo Pahlavi, il conflitto in corso nella regione è alimentato dalla tirannia e dalla corruzione della leadership attuale. “Ciò che Khamenei ha fatto ha portato l’economia del nostro paese sull’orlo del collasso. Ha saccheggiato le nostre risorse, sperperato la ricchezza per lo sviluppo di armi nucleari e distrutto la sicurezza dell’Iran”. Queste parole rispecchiano il profondo malcontento della popolazione, che, a suo dire, è ora unita e in lotta per la propria libertà.

Il principe ha rivelato di aver stretto contatti con cittadini di ogni strato sociale, da militari a madri in fuga, evidenziando una nazione determinata e resiliente che non si sta limitando a chiedere la libertà, ma sta combattendo per ottenerla. “Oggi è più chiaro che mai che la Repubblica islamica sta crollando”, ha dichiarato Pahlavi, insinuando un cambiamento radicale in vista.

Pahlavi ha inoltre riferito di rapporti attendibili secondo cui la famiglia di Khamenei e alti ufficiali del regime stanno considerando di fuggire dall’Iran. La fragilità del regime è evidente: “L’esercito è frammentato e il popolo è unito. Le fondamenta di questa tirannia stanno vacillando”. Tuttavia, non ha nascosto i pericoli di questo cambiamento in corso, avvertendo che la nazione si trova a un bivio: da un lato, il rischio di spargimenti di sangue e caos; dall’altro, la possibilità di una transizione pacifica e democratica.

Un appello cruciale è stato rivolto alle potenze occidentali. Pahlavi ha insistito affinché non venga concessa una “linea di vita” al regime attuale, poiché questo potrebbe portare a ulteriori violenze. “Questo regime non si sottometterà né si arrenderà dopo essere stato umiliato”, ha avvertito, esprimendo la necessità di un Iran laico e democratico come unica via per raggiungere la pace.

Le sue parole risuonano forti, creando una domanda che attraversa i confini: il mondo sarà pronto ad aiutare l’Iran nel suo cammino verso una democrazia durevole, o assisterà passivamente al crollo di un regime così tanto disprezzato? La risposta potrebbe delineare il futuro del Medio Oriente.

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