Minacce sui social alle famiglie dei politici | È davvero una spirale di odio inarrestabile?
Minacce sui social: Meloni e Salvini denunciano una spirale di odio. La politica deve proteggere le famiglie, non attaccarle! ⚠️👶

Minacce sui social: Meloni e Salvini alzano la voce contro un clima d’odio
ROMA – La spirale di minacce e insulti sui social si è intensificata, coinvolgendo i figli di importanti esponenti del governo italiano. Dopo le inquietanti minacce rivolte alla figlia di Giorgia Meloni, un docente campano ha augurato che la giovane possa “fare la fine della ragazza di Afragola”, e si sono moltiplicati episodi di aggressioni verbali ai figli di Matteo Salvini e Matteo Piantedosi.
Nel caso del leader della Lega, un profilo offensivo è stato creato appositamente per insultare la figlia, con frasi pesanti come “si vergognerà del padre ladro, corrotto, nazista”. Per quanto riguarda le figlie di Piantedosi, un utente ha persino formulato un augurio di morte sotto un tweet che condannava le minacce, evidenziando la gravità del clima generale.
Giorgia Meloni ha espresso la propria solidarietà, definendo questi eventi come parte di una “spirale d’odio alimentata da un fanatismo ideologico”. Su Facebook, la presidente del Consiglio ha enfatizzato che “nessuna divergenza politica può mai giustificare l’attacco ai figli” e ha sottolineato la necessità di proteggere la parte più intima delle vite personali.
Matteo Salvini si è unito al coro di proteste, affermando che “un conto sono il confronto politico e la critica, un altro conto sono le minacce ai familiari e ai bambini”. Il vicepresidente del Consiglio ha dichiarato che tali comportamenti “non si possono tollerare”, chiedendo che venga fermato questo clima d’odio, che considera “preoccupante” e “alimentato da certa stampa e certa politica”.
“Criticate pure me, lasciate stare i miei figli”, ha concluso Salvini, evidenziando così il confine che non dovrebbe essere superato nel dibattito politico.
Questo crescente fenomeno di aggressione sui social pone interrogativi sul livello di tolleranza nella società e sulle conseguenze della retorica politica. Con leader che esprimono preoccupazione e solidarietà, si attendono azioni concrete per arginare un problema che minaccia non solo l’integrità personale, ma anche il rispetto e la dignità nella vita pubblica.