Tajani avverte: nuove sanzioni a Mosca in arrivo | Putin cambierà davvero direzione?

Tajani avverte: nuove sanzioni a Mosca se Putin non dimostra di voler la pace. La situazione in Ucraina rimane tesa. ⚡🇺🇦🔍

A cura di Redazione
10 giugno 2025 18:40
Tajani avverte: nuove sanzioni a Mosca in arrivo | Putin cambierà davvero direzione? -
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Titolo: Tajani: "Nuove sanzioni a Mosca? Solo se Putin continua la guerra"

Roma – Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, ha rilasciato oggi una dichiarazione significativa sulla situazione attuale in Ucraina e sul comportamento della Russia. Intervenendo in conferenza stampa alla Camera, ha sottolineato che eventuali nuove sanzioni europee contro Mosca dipenderanno esclusivamente dall’atteggiamento del presidente russo Vladimir Putin.

“Se ci saranno sanzioni, dipende da come si comporta Putin. Se vuole la pace non ci saranno sanzioni, ma se continua con la guerra, allora sarà lui l’aggressore,” ha affermato Tajani, enfatizzando la necessità di una reale volontà di pace da parte del Cremlino. Le parole del ministro evidenziano la fragilità della situazione attuale e il ruolo cruciale di Putin nel determinare il futuro del conflitto.

Tajani ha descritto Putin come un problema complesso, sostenendo che “deve dimostrare di volere la pace, cosa che non sta facendo.” Ha quindi ricordato che la Russia sta mantenendo un esercito imponente, con un milione di militari, in gran parte finanziato da un’industria bellica in continua espansione. “Fare marcia indietro per lui è complicato,” ha aggiunto, rilevando come la riconversione delle risorse economiche verso fini bellici renda difficile pensare a una rapida de-escalation.

Riguardo all’impatto di eventuali sanzioni, Tajani ha poi sottolineato che tali misure potrebbero influenzare le finanze russe, “impedendo di pagare i soldati come sono pagati oggi.” Questo, secondo il ministro, potrebbe modificare il corso degli eventi, soprattutto considerando il tragico dato di “mille soldati russi che muoiono ogni giorno.”

Nonostante le tensioni, Tajani ha voluto chiudere con una nota di distinzione: “Non siamo in guerra con la Russia, né col popolo russo.” Ha poi rimarcato che l’Italia e l’Europa non hanno mai autorizzato l’uso delle proprie armi sul territorio russo, mantenendo saldi i principi di dialogo e diplomatico nel contesto attuale.

In conclusione, il messaggio di Tajani è chiaro: la pace dipende da scelte decisive e responsabili, sia da parte del leader russo che da parte delle nazioni coinvolte nel conflitto. La comunità internazionale continua a monitorare con attenzione la situazione, in attesa di risvolti che possano portare a una normale convivenza tra le nazioni.

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