Uccide per un like su Instagram | Come un gesto innocente può trasformarsi in una minaccia mortale!

Shock a Tivoli: un uomo minaccia e aggredisce la compagna per le foto su Instagram. Arrestato per stalking e lesioni. Scopri di più! 🚨👊📸

A cura di Redazione
20 giugno 2025 10:49
Uccide per un like su Instagram | Come un gesto innocente può trasformarsi in una minaccia mortale! -
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"Ti uccido per le foto su Instagram": un uomo in carcere a Tivoli

ROMA – Un uomo di 39 anni è stato arrestato a Tivoli per una serie di atti violenti nei confronti della sua compagna, culminati in un’aggressione legata alla pubblicazione di foto su Instagram. La vicenda ha sollevato interrogativi inquietanti sulla dinamica delle relazioni abusive e sulle conseguenze dell’ossessione per i social media.

L’aggressione e il maltrattamento

Secondo quanto riportato dalla Questura di Tivoli, il 13 giugno 2025, la donna si è presentata in ospedale con evidenti segni di maltrattamento. Inizialmente, non ha fornito dettagli sulla causa delle sue ferite, ma alla fine ha rivelato di essere stata picchiata dalla sua relazione. La situazione si è aggravata a causa di un costante ciclo di rotture e riconciliazioni, che l’ha costretta in una spirale di violenza.

"Un colpo per ogni like"

Il 17 giugno, dopo essere stata dimessa dall’ospedale, la donna ha dettagliato l’accaduto alla polizia. Quando l’indagato ha scoperto che aveva pubblicato alcune foto su Instagram, l’ha minacciata di morte, scavalcando una finestra per entrare nell’abitazione e aggredirla. Durante l’aggressione, le ha anche comunicato che "ogni colpo era giustificato dai like ricevuti per le foto" pubblicate.

Le minacce e il controllo ossessivo

Le violenze non si sono fermate all’aggressione fisica. L’uomo, in un eccesso di possessività, ha continuato a controllare il telefono della donna, minacciandola di ulteriori violenze nel caso si fosse rivolta alle forze dell’ordine. “Se mi fai arrestare, per te saranno guai”, le ha intimato, rivelando una mentalità disturbata e manipolativa.

Le indagini e il carcere

Dopo aver ascoltato la testimonianza della vittima, le autorità sono intervenute immediatamente. Il 19 giugno, il Gip del Tribunale di Tivoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo, riconoscendo l’evidente rischio di reiterazione dei comportamenti violenti. L’indagato, inoltre, ha mostrato un’incapacità di autocontrollo, aspetto cruciale per la decisione di applicare la misura cautelare.

Una vicenda emblematiche di una crisi sociale

Questa tragica storia mette in luce non solo la dimensione personale della violenza, ma anche un fenomeno sociale allarmante: l’escalation degli abusi nella era dei social media. La possessività e il controllo esercitato da alcuni partner si manifestano in modi sempre più subdoli, compresi quelli legati alla visibilità online.

La situazione della donna riflette un problema più ampio che richiede attenzione e un intervento tempestivo, lasciando una profonda traccia nel tessuto sociale. L’auspicio è che episodi come questo possano servire da monito per promuovere una cultura di rispetto e prevenzione contro la violenza di genere.

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