33 morti di fame in 48 ore | Israele sotto accusa: "Sparato sulla folla in cerca di cibo!"

Tragedia a Gaza: 33 morti di fame in 48 ore, tra cui 12 bambini. Spari sulla folla in fila per il cibo. La comunità internazionale è in allerta. 🌍💔

A cura di Redazione
22 luglio 2025 23:57
33 morti di fame in 48 ore | Israele sotto accusa: "Sparato sulla folla in cerca di cibo!" -
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A Gaza, 33 morti di fame in sole 48 ore: la crisi umanitaria si aggrava

ROMA – Una tragedia senza precedenti si sta svolgendo nella Striscia di Gaza, dove 33 persone, di cui 12 bambini, sono morte per malnutrizione nell’arco di sole 48 ore. Questo allarmante bilancio è stato comunicato dal ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, che accusa Israele di aver sigillato le frontiere dal 2 marzo, lasciando oltre 2 milioni di residenti privi di cibo, acqua potabile, energia elettrica e cure mediche adeguate.

L’ONU ha fornito dati preoccupanti: dal 7 ottobre 2023, sono stati registrati 69 decessi infantili per stenti, di cui quasi cinquanta solo negli ultimi mesi. La situazione è diventata insostenibile e la comunità internazionale esprime crescente preoccupazione.

Spari sulla folla affamata – A complicare ulteriormente la situazione, sono riportati episodi inquietanti. Secondo una testimonianza della direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, Cindy McCain, l’esercito israeliano ha aperto il fuoco su persone in fila per ricevere aiuti alimentari. McCain ha descritto questa esperienza come “una delle peggiori tragedie mai viste finora”, accusando Israele di aver messo a repentaglio non solo i civili, ma anche il personale umanitario.

Dal 27 maggio, nei pressi dei punti di distribuzione degli aiuti, sono state segnalate oltre mille vittime. La Gaza Humanitarian Foundation, responsabile della distribuzione degli aiuti, è al centro di controversie: molti sostengono che l’approccio di Israele alla crisi umanitaria abbia privatizzato e militarizzato l’assistenza, causando deliberatamente una crisi.

Caldo clima di protesta – Nel frattempo, la tensione sta crescendo a livello internazionale. In Grecia, centinaia di manifestanti si sono radunati al porto dell’isola di Syros, esibendo striscioni con la scritta “Stop al genocidio” in risposta alla crisi a Gaza. Questo evento coincideva con l’arrivo di una nave da crociera con turisti israeliani, ai quali è stato negato lo sbarco.

Le autorità israeliane, tuttavia, continuano a difendere la Gaza Humanitarian Foundation, attribuendo la colpa a Hamas per le uccisioni di civili. Nonostante ciò, la crescente opposizione nell’opinione pubblica mondiale nei confronti delle azioni israeliane continua a guadagnare corpo e sostegno.

Conclusione – La situazione a Gaza richiede un’urgente attenzione internazionale. Mentre i civili soffrono e muoiono di fame, la comunità mondiale deve trovare un modo per rispondere a questa crisi umanitaria, prima che sia troppo tardi.

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