Aggressione in autogrill: un padre e figlio ebrei attaccati in vacanza! | È davvero l'Italia che vogliamo?
Padre e figlio aggrediti in autogrill a Lainate per essere ebrei. Un episodio shock che accende il dibattito sull’antisemitismo in Italia. 📢✡️

Aggressione Antisemita in un Autogrill: Un Padre e un Figlio Denunciano la Violenza a Lainate
Lainate, 29 luglio 2025 – Un grave episodio di antisemitismo ha scosso l’Italia dopo che un cittadino francese di religione ebraica ha denunciato di essere stato aggredito domenica scorsa insieme al proprio figlio di sei anni nell’area di sosta di un autogrill nei pressi di Lainate, lungo l’autostrada Milano-Laghi. La famiglia era in Italia per una vacanza e stava indossando la kippah al momento dell’aggressione.
Secondo il racconto della vittima, l’aggressione è iniziata con insulti pesanti e minacce. L’uomo ha riferito che il gruppo di aggressori ha lanciato parole cariche di odio, come “Assassini, tornate a casa vostra” e incitazioni politiche che esprimevano un evidente antisemitismo. La situazione è degenerata rapidamente, passando dagli insulti fisici alle spinte e ai calci. Parte dell’aggressione è stata ripresa da testimoni e pubblicata sui social network, amplificando l’eco dell’episodio.
La procura di Milano ha preso in carico il caso, e le indagini sono affidate alla Digos. Le autorità stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area di servizio e raccolgono testimonianze di chi era presente al momento dell’aggressione. Il video, diffuso online da Lion Adler, un attivista noto, è oggetto di analisi da parte degli investigatori.
L’episodio ha suscitato forti reazioni da parte delle autorità italiane. Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, ha dichiarato: “Nel nostro Paese non c’è spazio per l’antisemitismo e non ci stancheremo mai di ribadirlo.” Ha anche sottolineato come l’episodio evidenzi un odio antiebraico che persiste, nonostante l’importanza di distinguere tra legittime preoccupazioni umanitarie e comportamenti di violenza discriminatoria.
Il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha espresso il suo cordoglio e la sua indignazione, scrivendo su X: “Quanto accaduto nell’area di servizio di Lainate è grave. Un padre e un bambino di sei anni in vacanza in Italia, aggrediti e insultati solo perché ebrei.” Salvini ha rimarcato l’inaccettabilità di tali atti, sottolineando che ci si aspetterebbe che la “caccia all’ebreo” fosse finita con il nazifascismo.
Questo increscioso episodio di violenza mette in luce non solo le sfide in termini di tolleranza e rispetto in Italia, ma invita anche a riflettere sulla necessità di una costante vigilanza e di azioni concrete contro l’antisemitismo e ogni forma di odio.