Aiuti aerei in arrivo per Gaza | Ma ecco perché potrebbero fare più male che bene!
Gran Bretagna, Francia e Germania annunciano aiuti aerei per Gaza, ma l'UNRWA avverte: sono costosi e inefficaci. Scopri di più! ✈️🌍❤️

Gran Bretagna, Francia e Germania annunciano aiuti aerei per Gaza, ma l’Unrwa esprime preoccupazioni
*ROMA – La situazione a Gaza sta raggiungendo livelli critici. In risposta, i leader di Gran Bretagna, Francia e Germania hanno comunicato un piano congiunto per inviare aiuti aerei nella Striscia, come riportato da una nota ufficiale di Downing Street. “L’urgente necessità di un cessate il fuoco immediato” viene sottolineata dai tre leader, che chiedono a Israele di sollevare tutte le restrizioni sugli aiuti e garantire cibo a chi ne ha bisogno.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha anche annunciato la volontà del Regno Unito di collaborare con la Giordania per facilitare l’invio di aiuti aerei ed evacuare i bambini in cerca di assistenza medica.
Un impegno che segna una presa di posizione condivisa dei tre paesi europei, i quali si sono impegnati a lavorare insieme per sviluppare un piano che possa portare a una soluzione duratura e a una maggiore sicurezza nella regione. Una volta che il piano sarà elaborato, l’obiettivo è coinvolgere altri attori internazionali per promuoverlo ulteriormente.
Tuttavia, le rassicurazioni sulle buone intenzioni di questo piano sono minate dalle preoccupazioni espresse da Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa, che ha messo in dubbio l’efficacia degli aiuti aerei. In un post sui social media, Lazzarini ha affermato che “i lanci aerei non invertiranno la crescente carestia” e li ha definiti “costosi, inefficienti e potenzialmente letali per i civili affamati”.
Secondo il commissario, questi aiuti rappresentano solo una “distrazione e un effetto schermo” rispetto ai veri problemi che affliggono Gaza, ovvero la fame e le carenze umanitarie. Lazzarini ha esortato i leader mondiali a “togliere l’assedio, aprire i cancelli e garantire accesso e spostamenti sicuri per le persone in difficoltà”, sottolineando che le operazioni umanitarie su larga scala, senza ostacoli burocratici, sono la vera soluzione.
In questo contesto, Lazzarini ha fatto sapere che l’Unrwa ha un numero significativo di risorse in attesa di approvazione per entrare a Gaza, dove circa 6.000 camion sono pronti a fornire assistenza. Inferendo che “far passare l’assistenza è molto più facile, efficace, veloce ed economico”, ha chiesto che si dia la priorità alle operazioni umanitarie basate su principi solidi.
In sintesi, il contrasto tra le promesse di aiuti aerei e le critiche espresse da un’importante organizzazione umanitaria evidenziano le complessità della situazione a Gaza, lasciando aperta la questione su quale sia la via migliore per alleviare la sofferenza di milioni di persone.