Brutale violenza in una tenda sulla spiaggia | Perché la vittima ha aspettato una settimana per denunciare?

Brutale aggressione a Genova: una giovane è stata immobilizzata e violentata in una tenda sulla spiaggia. Attivati per rispondere all'emergenza! ⚠️😢

A cura di Redazione
07 luglio 2025 17:16
Brutale violenza in una tenda sulla spiaggia | Perché la vittima ha aspettato una settimana per denunciare? -
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Genova: brutale violenza sessuale su una giovane donna, due uomini ricercati

GENOVA – Una tragica vicenda ha scosso la città ligure, dove una giovane di 25 anni è stata vittima di una violenza sessuale di gruppo avvenuta in una tenda sulla spiaggia. La ragazza, che presenta una lieve disabilità cognitiva, ha denunciato l’accaduto presso il pronto soccorso dell’ospedale Galliera, dopo aver atteso quasi una settimana per trovare il coraggio di raccontare la sua drammatica esperienza.

L’incubo sulla spiaggia della Foce
Il brutale episodio si è verificato nella notte tra il 28 e il 29 giugno. La giovane, dopo essere stata avvicinata all’uscita di un locale, è stata indotta a bere con i due uomini, che l’hanno poi condotta in una tenda improvvisata sulla spiaggia. Qui, la situazione è rapidamente degenerata: immobilizzata e aggredita, è stata costretta a subire violenze da entrambi gli aggressori. L’incubo è terminato solo quando i due stupratori si sono addormentati, permettendo alla vittima di fuggire.

Un silenzio durato troppo
Nonostante i segni evidenti della violenza, con lividi e graffi sul corpo, la vittima ha esitato a denunciare. Gli esami del sangue effettuati hanno escluso l’uso di droghe. La giovane ha dichiarato di essersi sentita in imbarazzo e di non voler parlare dell’accaduto. Solo dopo diversi giorni, temendo per la sua salute, ha deciso di contattare l’ospedale.

Indagini in corso
Attualmente, le forze dell’ordine stanno lavorando per identificare i responsabili. La polizia ha acquisito le riprese delle telecamere di sorveglianza nella zona e sta cercando testimoni. Tuttavia, non è stata trovata alcuna traccia della tenda né dei due uomini, che si sarebbero allontanati subito dopo il fatto. Un testimone ha confermato di aver visto i due sulla spiaggia nei giorni dell’attacco, consentendo agli investigatori di delineare un identikit: due trentenni di origine nordafricana, magri e alti circa un metro e settanta.

La comunità genovese è profondamente colpita da quanto accaduto, e si sta mobilitando per offrire supporto alla vittima, ora segnalata dai servizi di assistenza. È fondamentale che episodi di questo genere vengano denunciati e combattuti con fermezza, affinché simili atrocità non si ripetano.

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