Congedo di paternità per le madri intenzionali: una storica sentenza della Corte | Perché ora non si può più ignorare la disparità?
La Corte Costituzionale riconosce il diritto al congedo di paternità anche per la madre intenzionale in coppie di donne. Un passo fondamentale per la parità! 🌈👩👩👧👦✨

Congedo di paternità: la Corte Costituzionale riconosce il diritto alla madre intenzionale in coppie di donne
TOMA – Un’importante svolta per i diritti delle famiglie omogenitoriali in Italia. Con la sentenza numero 115, depositata oggi, la Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 27-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001, che escludeva il congedo di paternità obbligatorio per le madri intenzionali in coppie di donne legalmente riconosciute.
La questione è emersa in seguito a un ricorso presentato dalla Corte d’appello di Brescia, che aveva messo in luce la disparità di trattamento tra coppie eterosessuali e coppie composte da due donne. Il congedo di paternità, che prevede 10 giorni di astensione retribuita al 100%, era riservato solo al genitore biologico, lasciando esclusa l’altra madre, anche se entrambe riconosciute come tali dallo Stato.
La Corte ha evidenziato che non vi è giustificazione per questa disparità. Entrambi i membri di una coppia omogenitoriale, infatti, condividono un progetto di genitorialità e hanno la stessa responsabilità giuridica nei confronti del minore. Questa decisione segna un passo avanti verso l’uguaglianza di trattamento, affermando che l’orientamento sessuale non deve influenzare le capacità genitoriali.
Inoltre, la sentenza ha sottolineato che il riconoscimento della figura della madre intenzionale risponde all’interesse preminente del minore, principio centrale sia nell’ordinamento nazionale che in quello sovranazionale. Il diritto del bambino a mantenere relazioni con entrambi i genitori è garantito da diverse normative e convenzioni internazionali.
La Corte ha anche menzionato l’importanza di dedicare tempo adeguato alla cura del minore. Questa esigenza è fondamentale per una migliore organizzazione delle responsabilità familiari, rimarcando che il valore della genitorialità è identico nelle famiglie omosessuali e in quelle eterosessuali.
In conclusione, la Corte ha stabilito che le coppie di donne possono legittimamente rivestire ruoli di responsabilità genitoriale equivalenti a quelli delle coppie eterosessuali. Questa sentenza rappresenta un passo significativo verso la parità di diritti, contribuendo a formare un contesto più inclusivo per tutte le famiglie in Italia.