Crisi Internazionale | Perché L'Europa Rischia di Essere Tagliata Fuori dal Nuovo Ordine Mondiale?
Scopri come l'Europa può rinvigorire la sua economia e affrontare le sfide globali. Cirielli e Lupi discutono le strategie per un futuro migliore! 🌍💡🚀

L’Europa deve favorire la crescita della domanda interna, afferma Cirielli al Cnpr Forum
Napoli – La crescente tensione internazionale e i cambiamenti nei rapporti economici globali impongono all’Unione Europea di rivedere le proprie strategie. Durante il Cnpr Forum, Edmondo Cirielli, viceministro per gli Affari Esteri, ha sottolineato che “l’Unione Europea deve far crescere la domanda interna e ridurre le barriere burocratiche”. Questa dichiarazione sottolinea la necessità urgente di agire di fronte alle crisi geopolitiche e alle sfide economiche che si presentano.
Il Forum, dedicato a ‘Geopolitica ed Economia internazionale’, ha avuto luogo a Napoli ed è stato organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili. “L’Italia ha adottato una politica estera più intraprendente, non limitandosi ai partner tradizionali come Europa e Stati Uniti,” ha aggiunto Cirielli, menzionando il Piano Mattei come esempio di iniziativa strategica per sviluppare relazioni con i Paesi africani.
Il ruolo dell’Italia nell’Unione Europea è emerso anche nel discorso di Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, che ha affermato che “oggi più che mai, la sfida geopolitica determina la crescita di un Paese”. Lupi ha richiamato l’importanza della logistica e dell’intermodalità, che sono diventati elementi fondamentali nell’economia. “Se scoppia un conflitto in Europa, non colpisce solo la difesa, ma incide anche sulle economie e sui bilanci familiari,” ha avvertito.
La questione della competitività è stata enfatizzata da Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze al Senato, che ha detto: “Finché l’Ue non comprende che il suo ruolo è fare PIL, rimarremo tagliati fuori”. Secondo Garavaglia, è fondamentale cancellare la burocrazia per consentire un ambiente economico più favorevole alle piccole e medie imprese (PMI) italiane.
Oltre ai temi legati alla competitività, Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze a Montecitorio, ha insistito sulla necessità di una rinnovata centralità economica per l’Europa, “abbandonando le bandiere ideologiche e rafforzando il mercato dei capitali”.
Durante il dibattito, sono emersi anche i rischi legati ai conflitti internazionali. Marco Rago, consigliere per la Diplomazia economica, ha avvertito che “i conflitti in Ucraina e Gaza stanno influenzando la catena di valore e non c’è un’immediata prospettiva di ritorno alla normalità”.
Infine, Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili, ha concluso: “Solo un’Unione europea coesa può competere come attore geopolitico di primo piano”. In un mondo sempre più polarizzato, l’unità e la cooperazione tra i Paesi membri sembrano essere l’unica strada da percorrere per garantire un futuro economico prospero.
Questa tavola rotonda ha dimostrato che l’Italia ha un ruolo cruciale da svolgere all’interno dell’Unione Europea, e l’emergenza richiede una ristrutturazione delle politiche economiche e commerciali, al fine di rispondere adeguatamente alle sfide attuali.