Emerge un cadavere dal Lambro dopo il nubifragio | Milano e Regione Lombardia in guerra per le responsabilità!

Nubifragio in Lombardia: emerge un cadavere dal Lambro, indagini in corso. Comune e Regione in lite sulle gestione delle piene 🌧️🚩 Scopri di più!

A cura di Redazione
05 luglio 2025 18:43
Emerge un cadavere dal Lambro dopo il nubifragio | Milano e Regione Lombardia in guerra per le responsabilità! -
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Nubifragio sulla Lombardia: emerge un cadavere dal fiume Lambro, scoppia la polemica tra Comune di Milano e Regione

MILANO – Nel tardo pomeriggio di ieri, il nucleo sommozzatori del Comando di Milano dei Vigili del Fuoco ha recuperato il corpo privo di vita di un uomo nel comune di Pieve Emanuele, nella zona di Cascina Canalone. Il cadavere, ancora privo di identificazione a causa dell’assenza di documenti, è riemerso dal fiume Lambro, probabilmente a seguito dell’ingrossamento delle acque dopo un nubifragio che ha colpito la provincia di Milano.

Le autorità sono ora al lavoro per accertare le cause dell’annegamento e risalire alle generalità della vittima, in un contesto di grave allerta meteo che ha messo sotto pressione il sistema idrico della regione.

Parallelamente alla tragedia umana, è scoppiata una furiosa lite tra il Comune di Milano e la Regione Lombardia, con accuse reciproche riguardanti la gestione delle emergenze legate alle piogge e alle piene. L’assessore al Territorio della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, ha difeso l’operato regionale, sostenendo che “Regione sta lavorando con serietà e in silenzio, senza il bisogno di aggiornare compulsivamente i cittadini via Facebook o Instagram.”

Comazzi ha inoltre elogiato il canale scolmatore di Nord Ovest, che, secondo lui, ha contribuito in modo decisivo a alleviare la pressione delle acque sulla città, affermando che ha “portato via 38 mc/sec per alcune ore”.

Dall’altra parte, Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune di Milano, non ha risparmiato critiche, evidenziando che la vasca di laminazione del Seveso ha già impedito la tracimazione del fiume in città ben sette volte dall’inizio del 2023, sottolineando la necessità di ulteriori investimenti nella realizzazione di vasche di protezione a Senago e Lentate.

Le accuse di Granelli non sono rimaste senza risposta. Comazzi ha ribattuto insistendo sull’importanza delle aree golenali attive a nord del Seveso, che hanno contenuto notevoli volumi d’acqua, e ha criticato Granelli per non affrontare le vere cause delle inondazioni, come la scarsa manutenzione di tombini e pozzetti.

La situazione è quindi complessa: un tragico evento ha messo in evidenza non solo l’emergenza idrica, ma anche le divisioni politiche all’interno della gestione della crisi. Mentre il nubifragio continua a causare danni, i cittadini di Milano e della Lombardia rimangono in attesa di risposte e soluzioni durature.

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