Gaza in crisi | L'Europa si schiera contro Israele e i suoi ministri "non graditi"!
Tragedia a Nuseirat: attacco israeliano uccide 30 persone. Il primo ministro palestinese chiede un'azione globale per la pace. 🌍✌️

Gaza, Israele attacca un campo profughi a Nuseirat: almeno 30 i morti. Olanda dichiara i ministri israeliani “persone non gradite”
Nella notte tra il 28 e il 29 luglio 2025, un attacco aereo israeliano ha colpito un campo profughi a Nuseirat, nella Striscia di Gaza, causando la morte di almeno trenta persone. Le fonti mediche dell’ospedale al-Awda, citate da Al Jazeera, confermano la gravità della situazione, accentuata dall’irruzione dei soldati israeliani che hanno utilizzato carri armati, mettendo in fuga la popolazione locale.
Nel contesto di crescente tensione, il primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mohammad Mustafa, ha partecipato alla Conferenza delle Nazioni Unite che discute la soluzione a due Stati tra Israele e Palestina. Nella sua dichiarazione, Mustafa ha lanciato un appello accorato per la riunificazione di Gaza e Cisgiordania, esortando la comunità internazionale a sostenere il governo palestinese. “Dobbiamo tutti agire per riunificare Gaza con la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est,” ha affermato, sottolineando la necessità di porre fine all’occupazione e ricostruire Gaza.
Mustafa ha evidenziato l’importanza di condurre una missione di stabilizzazione con il supporto internazionale, affermando che “la sicurezza di tutti deve essere garantita, in coordinamento con lo Stato di Palestina.” Il primo ministro ha anche chiesto a Hamas di consegnare le armi all’Autorità Nazionale Palestinese per garantire una governance più efficace e pacifica nella regione.
Reazioni internazionali e politiche di condanna
Le ripercussioni politiche di questa nuova escalation non si limitano a Gaza. L’Olanda ha annunciato che i ministri israeliani Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir sono stati dichiarati persone “non gradite”. Questa decisione è stata presa a seguito delle loro dichiarazioni incitanti alla violenza contro i palestinesi e della severa gestione degli aiuti umanitari a Gaza. Il ministro degli Affari Esteri olandese, Caspar Veldkamp, ha espresso la sua intenzione di chiedere al governo di Netanyahu di modificare la sua linea politica, descrivendo la situazione attuale come “intollerabile e indifendibile.”
Veldkamp ha anche annunciato il suo proposito di esercitare pressioni a livello europeo, proponendo la sospensione di benefici commerciali per Israele e sostenendo l’idea di fermare la sua partecipazione al programma Horizon.
Uno scenario in continua evoluzione
Mentre i bombardamenti a Gaza continuano e la crisi umanitaria si aggrava, la comunità internazionale osserva con apprensione. Le dichiarazioni di Mustafa alle Nazioni Unite e le azioni politiche dell’Olanda evidenziano un crescente desiderio di affrontare la questione con urgenza, ma anche la complessità di un conflitto che dura da decenni. La richiesta di una soluzione pacifica e giusta è più attuale che mai, e la speranza per una stabilizzazione duratura nella regione rimane fragile.