Iveco si fonde con Tata Motors | La verità che non ti aspetti sulla salute dell'industria italiana!

Iveco Group si unisce a Tata Motors, un passo strategico per la crescita. Il governo garantisce occupazione e prospettive per il futuro. 🚀🇮🇹

A cura di Redazione
30 luglio 2025 22:23
Iveco si fonde con Tata Motors | La verità che non ti aspetti sulla salute dell'industria italiana! -
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Iveco Group passa a Tata Motors: nuove prospettive di crescita in arrivo

ROMA – Oggi è stata annunciata una significativa operazione industriale: il Gruppo Iveco, storica realtà del panorama italiano, sta per passare nelle mani di Tata Motors, un gigante multinazionale indiano. Fonti governative hanno sottolineato che questa fusione potrebbe rappresentare un’importante opportunità di crescita non solo per il Gruppo ma anche per i suoi dipendenti, inserendosi in un contesto di cooperazione economica e industriale tra Italia e India.

Il progetto di fusione, secondo quanto comunicato, mira a preservare le strutture produttive in Italia, garantendo che l’occupazione rimanga intatta e che non ci siano delocalizzazioni. Il Governo ha definito questo passaggio come un riconoscimento del valore delle tecnologie italiane, evidenziando come l’accordo con Tata Motors sia uno dei segni tangibili della recente intesa tra i due paesi.

Il trasferimento del controllo di Iveco si accompagna anche alla cessione di Iveco Defence Vehicles al gruppo Leonardo, un passo strategico per ottimizzare e valorizzare le potenzialità dell’industriale italiano in settori differenziati ma interconnessi.

Fonti di palazzo Chigi hanno garantito che il Governo seguirà con attenzione l’evoluzione di questa operazione. “Vigileremo sulla tutela dell’occupazione e delle risorse strategiche,” hanno affermato, evidenziando la disponibilità a collaborare con tutte le parti coinvolte per garantire un risultato benefico per l’industria nazionale.

Tuttavia, non mancano le critiche a questa transazione. La FIOM-CGIL ha definito “gravissima” la vendita di Iveco, sottolineando la strategia di «disimpegno dal punto di vista industriale» portata avanti dalla precedente proprietà. “È inaccettabile cedere un intero settore senza un confronto con i sindacati,” ha dichiarato Samuele Lodi, segretario nazionale della FIOM-CGIL, sottolineando l’urgenza di un intervento da parte del Governo per tutelare un asset industriale così cruciale per l’Italia.

Il programma di fusione e le sue implicazioni faranno sicuramente discutere nei prossimi giorni, mentre il tavolo ministeriale si prepara a discutere ulteriori dettagli dell’operazione. I lavoratori di Iveco attendono ora risposte chiare sulla loro sicurezza lavorativa e sulle prospettive future del Gruppo in un contesto di cambiamenti così rilevanti.

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