La Terra è già in riserva: cosa ci riserva il futuro se non cambiamo?

Scopri come, dal 24 luglio, iniziamo a vivere a credito con la Terra 🌍. È il momento di agire per un futuro sostenibile! ♻️✨

A cura di Redazione
21 luglio 2025 13:38
La Terra è già in riserva: cosa ci riserva il futuro se non cambiamo? -
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Overshoot Day: dal 24 luglio il pianeta è già in riserva

ROMA – Il 24 luglio 2025 segna un momento critico per la nostra società: l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità esaurisce il budget ecologico annuale del Pianeta. Da questa data, iniziamo a vivere “a credito”, consumando risorse naturali a un ritmo tale da superare la capacità di rigenerazione della Terra. Questa situazione non solo deteriora gli ecosistemi, ma crea un debito ecologico che le future generazioni potrebbero faticare a ripagare.

Attualmente, la popolazione mondiale consuma l’equivalente di 1,8 pianeti Terra all’anno. Un dato allarmante che evidenzia come il nostro consumo supera dell’80% la capacità rigenerativa degli ecosistemi. Questo squilibrio è alla base delle drammatiche crisi ambientali che stiamo affrontando, dalla perdita della biodiversità alla deforestazione, fino al degrado del suolo e all’esaurimento delle risorse idriche e ittiche.

Il Wolf Foundation, attraverso la sua campagna Our Future, ha lanciato un appello urgente a imparare a vivere entro i limiti di un solo Pianeta. Dal 1970, la data dell’Overshoot Day si è spostata da fine dicembre a luglio, riflettendo un progressivo sfruttamento delle risorse naturali. Attualmente, l’umanità porta con sé un debito ecologico di 22 anni, il che significa che sarebbero necessari 22 anni di piena produttività ecologica per recuperare il ritardo accumulato.

Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia, avverte che “ripagare questo debito è quasi impossibile se continuiamo a ignorare le conseguenze delle nostre azioni”. È quindi imperativo cambiare radicalmente il nostro modello di sviluppo, prima che i danni diventano irreversibili. In un contesto di scarsità di risorse e urgenza climatica, la necessità di un cambiamento strategico si fa sempre più pressante.

Per invertire la rotta e riportare l’umanità in equilibrio con le risorse della Terra, è necessario ridurre l’impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali. Il WWF suggerisce che possiamo spostare la data dell’Overshoot agendo in cinque settori strategici:

  1. Transizione energetica: promuovere fonti rinnovabili ed eliminare i combustibili fossili.
  2. Economia circolare: incentivare il riciclo, il riutilizzo e la riduzione degli sprechi.
  3. Alimentazione sostenibile: ridurre il consumo di carne e privilegiare cibi biologici, locali e stagionali.
  4. Mobilità green: favorire trasporti pubblici, biciclette e veicoli elettrici.
  5. Politiche globali: stringere accordi internazionali per la tutela ambientale.

Le stime del WWF indicano che, ad esempio, riducendo del 50% le emissioni di CO2, potremmo guadagnare tre mesi nella lotta contro l’Overshoot Day. Se limitassimo il consumo globale di carne, si potrebbero risparmiare 17 giorni; e fermando la deforestazione, recupereremmo ulteriori otto giorni.

“Se riuscissimo a spostare l’Overshoot Day di cinquecento giorni all’anno”, propone il WWF, “potremmo tornare in equilibrio con le risorse del Pianeta entro il 2050”. Questa non è solo una questione ecologica ma anche economica e sociale. Il cambiamento deve prioritizzare un progresso qualitativo, che tenga conto della salute degli ecosistemi e del benessere umano.

A conclusione, Eva Alessi mette in evidenza che ogni azione conta: “La sfida è enorme, e proprio per questo, ogni comportamento individuale può contribuire a un cambiamento reale.” Il tempo per agire è ora.

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