Loro Piana sotto accusa | Scopri il lato oscuro della moda di lusso!

Loro Piana sotto amministrazione giudiziaria: inchiesta svela lavoro nero e sfruttamento nella filiera. Scopri i dettagli ⚖️👗💼

A cura di Redazione
15 luglio 2025 10:15
Loro Piana sotto accusa | Scopri il lato oscuro della moda di lusso! -
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Loro Piana Sotto Amministrazione Giudiziaria: Fuga da Condizioni di Sfruttamento Nella Filiera di Produzione

MILANO – La storica casa di moda Loro Piana, nota per i suoi capi di alta gamma, si trova ora al centro di un grave scandalo. Il Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria dell’azienda su richiesta della Procura, in seguito a un’accurata indagine condotta dai Carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro.

L’inchiesta ha rivelato gravi carenze nel controllo della catena di fornitura, portando alla luce pratiche di caporalato. Secondo i dati raccolti, la produzione di alcune giacche in cashmere è stata esternalizzata a una società priva di adeguate capacità produttive, che a sua volta appaltava i lavori a laboratori cinesi. Questi ultimi sono stati accusati di impiegare manodopera irregolare e clandestina, con lavoratori sottoposti a condizioni di sfruttamento e grave precarietà.

La situazione è emersa grazie alla denuncia di un lavoratore cinese, vittima di aggressioni da parte del datore di lavoro per aver chiesto il pagamento di stipendi arretrati. L’uomo ha riportato lesioni con una prognosi di 45 giorni, un fatto che ha fatto scattare i controlli da parte delle autorità.

Durante le ispezioni effettuate in vari opifici del milanese, sono stati identificati 21 operai, di cui 10 in nero e sette irregolari. Le condizioni lavorative erano da incubo: salari sotto la soglia minima, ore di lavoro massacranti, ambienti insalubri e dormitori privi di licenza. Queste irregolarità hanno portato a deferire all’autorità giudiziaria due titolari cinesi (uno di essi arrestato in flagranza), due italiani legati all’azienda subappaltatrice e sette lavoratori clandestini.

Le sanzioni applicate ammontano a 241.000 euro, comprensive di ammende e multe amministrative. Inoltre, è stata disposta la sospensione dell’attività per due aziende, accusate di violazioni gravi in materia di sicurezza e utilizzo di lavoro nero.

Questo crollo di un nome iconico della moda italiana sottolinea l’importanza di vigilare sulla filiera produttiva e serve da monito per tutte le aziende del settore di garantire condizioni di lavoro dignitose e rispettose dei diritti umani.

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