Manifesti della Lega rimossi a Roma | È censura o giusta applicazione delle norme?

La Lega accusa il Comune di Roma di censura per la rimozione di manifesti sul decreto Sicurezza. Scopri il confronto e le reazioni politiche! 🗣️📰

A cura di Redazione
26 luglio 2025 18:53
Manifesti della Lega rimossi a Roma | È censura o giusta applicazione delle norme? -
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A Roma i manifesti della Lega rimossi: accusa di censura contro il Campidoglio

Roma, 26 luglio 2025 – La Lega ha denunciato un gravissimo episodio di censura a seguito della rimozione dei suoi manifesti affissi nella Capitale, che oplerebbero il Decreto Sicurezza. Il vicesegretario federale Claudio Durigon ha parlato di un’azione ingiusta e contraria ai principi democratici, sottolineando come l’amministrazione comunale stia cercando di “mettere a tacere gli avversari politici”.

I manifesti riportavano messaggi provocatori come “Scippi in metro? Ora finisci in galera senza scuse” e “Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore”, accompagnati da immagini di persone di etnia rom e di colore. Questa scelta grafica è stata al centro delle polemiche, con Durigon che ha enfatizzato la disparità di trattamento riscontrata rispetto al sostegno di manifestazioni di sinistra da parte del Comune.

In risposta alle accuse della Lega, il Campidoglio ha difeso la propria posizione, affermando che la rimozione dei manifesti è avvenuta nel rispetto delle normative vigenti. Uffici competenti hanno agito autonomamente, in seguito a esposti pervenuti da cittadini, facendo riferimento all’articolo 12-bis del Regolamento sulla pubblicità del Comune di Roma. Questo articolo vieta infatti esposizioni che contengano stereotipi legati all’appartenenza etnica.

I capigruppo della Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, hanno unito le forze per denunciare l’azione come un vergognoso tentativo di censura da parte di Roberto Gualtieri, sindaco della Capitale. “È un tentativo di silenziare la Lega ridicolo e maldestro”, hanno dichiarato, evocando un clima di ingiustizia politica.

Nei toni della discussione è intervenuto anche Francesco Verducci del Partito Democratico. “La campagna della Lega è assolutamente vergognosa e discriminatoria,” ha affermato, sottolineando il rischio di violazione dei principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Secondo Verducci, il Comune ha fatto bene a reagire, rimarcando la responsabilità di tutelare i diritti di tutti.

La vicenda si preannuncia destinata a generare ulteriori polemiche e tensioni politiche. La Lega ha già annunciato di voler proseguire nella sua battaglia, mirando a ripristinare la visibilità dei propri messaggi.

Con la pubblica opinione polarizzata su temi così delicati, la questione della comunicazione e della libertà di espressione sembra destinata a rimanere al centro del dibattito romano.

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