Milano: una donna sequestrata per 12 ore | Cosa può spingere un ex a diventare un mostro?
A Milano, una donna di 46 anni è stata sequestrata e aggredita dall'ex. Dopo 12 ore di incubo, riesce a chiamare i soccorsi. 🚨💔 Scopri di più.
Milano: Un Incubo di Violenza e Sequestro, Arrestato un 32enne
ROMA – Dodici ore di terrore. È quanto ha vissuto una donna di 46 anni, vittima di un sequestro e di una violenza sessuale da parte del suo ex compagno a Milano. L’episodio, riportato dalle cronache locali, è avvenuto nella notte tra il 13 e 14 luglio, quando la vittima ha trovato la forza per chiamare i soccorsi, riuscendo a interrompere un incubo che sembrava non avere fine.
L’aggressore, un 32enne italiano con precedenti penali, si era presentato a casa della donna, presumibilmente per un “chiarimento” e per cercare di recuperare alcuni effetti personali. Tuttavia, il confronto è rapidamente degenerato in violenza. Dopo essere entrato in casa, l’uomo ha aggredito la donna, sottraendole le chiavi e il telefono e bloccando la porta con una sedia.
La minaccia si è intensificata quando l’uomo ha brandito un cacciavite, graffiando la vittima al collo e costringendola a rivelare il pin del cellulare. La notte è stata segnata da momenti di angoscia, culminati nella violenza che la donna ha subito.
L’incubo si è concluso solo quando l’aggressore, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, si è addormentato. È stato allora che, con grande coraggio, la 46enne è riuscita a contattare i carabinieri, che sono intervenuti trovando il 32enne ancora addormentato in casa. L’uomo è stato arrestato e porto al carcere di San Vittore.
La donna, invece, è stata immediatamente trasferita alla clinica Mangiagalli, dove le sono stati effettuati i necessari accertamenti. Questo tragico evento ha nuovamente messo in luce la questione della violenza di genere, rincorrendo l’urgenza di una riflessione pubblica e di interventi efficaci per garantire la sicurezza delle donne.
La comunità milanese è scossa da questo episodio, che rappresenta un monito sulla realtà della violenza domestica che continua a colpire molte vittime in silenzio. È fondamentale riaccendere il dibattito e assicurare che atrocità come questa non restino impunite.
