Portogallo pronto a riconoscere la Palestina | La Germania cambia idea? Scopri cosa potrebbe succedere!

Il Portogallo avvia discussioni per riconoscere la Palestina, seguendo l’esempio di altri Paesi europei. Cosa cambierà nel rapporto internazionale? 🌍🤝

A cura di Redazione
31 luglio 2025 18:18
Portogallo pronto a riconoscere la Palestina | La Germania cambia idea? Scopri cosa potrebbe succedere! -
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Il Portogallo annuncia il riconoscimento della Palestina, mentre la Germania riflette sulla sua posizione

Il 31 luglio 2025, il Portogallo ha ufficialmente comunicato l’intenzione di voler considerare il riconoscimento dello Stato di Palestina in occasione dell’80esima Assemblea generale delle Nazioni Unite prevista per settembre. Questo annuncio è giunto dall’ufficio del primo ministro portoghese, Luis Montenegro, il quale ha reso noto che il governo avvierà consultazioni sul tema con il Parlamento e il presidente del Paese.

La scia dei riconoscimenti internazionali

Il Portogallo si unisce così a un crescente numero di Paesi che hanno dichiarato il loro sostegno alla causa palestinese. Francia, Regno Unito e Canada sono solo alcuni degli Stati che hanno già annunciato il riconoscimento della Palestina in vista della prossima assemblea. Al momento, 147 dei 193 Stati membri dell’Onu hanno confermato il riconoscimento, con l’ingresso recente di nazioni come Spagna, Irlanda e Norvegia.

La posizione della Germania

Mentre il Portogallo si prepara a compiere questo passo, la Germania mostra segnali di riflessione sulla questione. Nella conferenza stampa che ha preceduto la missione del ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, in Israele e nei Territori palestinesi occupati, è emerso che Berlino sta riconsiderando la propria posizione in merito al riconoscimento della Palestina. Wadephul ha sottolineato che il riconoscimento dovrebbe essere l’atto finale di “negoziati per la soluzione dei due Stati”, specificando che tali colloqui “devono iniziare ora”.

Un contesto in evoluzione

Il ministro ha anche messo in evidenza come le recenti “minacce di annessione” da parte di alcuni settori del governo israeliano abbiano indotto un numero crescente di Stati a riconoscere la Palestina senza una preventiva negoziazione. Nonostante ciò, Wadephul ha ribadito che il dialogo rimane “l’unica via possibile” e che la Germania si riserva il diritto di rispondere a “azioni unilaterali”, suggerendo che la sua posizione potrebbe cambiare in base all’evolversi della situazione.

Conclusioni

Il panorama internazionale riguardante il riconoscimento della Palestina è in continuo mutamento. Mentre il Portogallo si prepara ad aggiornare la sua politica estera, la Germania sembra essere in una fase di introspezione circa il proprio ruolo nel conflitto israelo-palestinese. La questione rimane delicata e complessa, con ripercussioni significative sul futuro delle relazioni diplomatiche in Europa e oltre.

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