Sinner straccia il nuoto: 3,5 milioni di euro contro 15.000! | Ma l'Italia ignora i veri squali della piscina!

Thomas Ceccon racconta la sua avventura in Australia e il confronto tra i guadagni nel nuoto e nel tennis. Scopri le sue riflessioni! 🌊🏊‍♂️💬

A cura di Redazione
23 luglio 2025 15:13
Sinner straccia il nuoto: 3,5 milioni di euro contro 15.000! | Ma l'Italia ignora i veri squali della piscina! -
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Ceccon: “Sinner vince Wimbledon e guadagna 3,5 milioni di euro. Noi del nuoto, se ci va bene, 15.000”

ROMA – Thomas Ceccon, il nuotatore italiano che detiene il record nei cento metri dorso dal 2022, torna a far parlare di sé con un’affermazione che colpisce. Durante un’intervista rilasciata a D, il magazine di Repubblica, ha avviato un confronto tra il suo sport e il tennis, enfatizzando le disparità di vincite tra le due discipline. “Chi vince Wimbledon guadagna 3 milioni e mezzo di euro, meritatissimi, per carità, ma non c’è confronto con una gara di nuoto dove se ti va bene prendi 15mila dollari”, ha dichiarato Ceccon.

L’atleta, che ha recentemente trascorso quattro mesi in Australia per allenarsi e ritrovare se stesso, ha anche condiviso le difficoltà e le sfide affrontate lontano da casa. “Avevo bisogno di fuggire, ma è stato uno sbalzo emotivo enorme,” ha raccontato, esprimendo la sua voglia di confrontarsi con un ambiente sereno e stimolante. In Australia, Ceccon si è adattato alla vita di fuorisede, vivendo con modestia e seguendo un regime di allenamenti intensivi sotto la guida dell’allenatore Dean Boxall.

Una delle sue osservazioni più incisive riguarda la cultura sportiva italiana. “In Italia nessuno ti saluta o ti ringrazia, ognuno per la sua strada, tutto è dato per scontato. L’aria è cupa e pesante”, ha osservato. Questa mancanza di supporto e riconoscimento, secondo lui, spinge molti giovani a cercare opportunità all’estero. Rientrato in patria, ha avvertito immediatamente il confronto con il clima di maleducazione e indifferenza.

Ceccon non si tira indietro nel mettere a nudo i problemi che affliggono il mondo del nuoto rispetto ad altre discipline più visibili e seguite. “Siamo squali, ma restiamo pesci piccoli”, ha concluso, sottolineando l’importanza di una maggiore attenzione e valorizzazione per gli sport acquatici.

Con il suo spirito sincero e la sua determinazione, Thomas Ceccon continua a lottare non solo per i suoi successi personali, ma anche per un riconoscimento collettivo che possa elevare il nuoto a un livello paritario con sport come il tennis. Dalla sua esperienza in Australia, emerge un chiaro messaggio: per emergere e brillare, i nuotatori italiani hanno urgentemente bisogno di un sostegno adeguato e di un cambio di mentalitĂ .

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