Svezia costruisce cimiteri per il 5% della popolazione | La NATO si prepara a un conflitto imminente?

Scopri le parole di Crosetto sulla Svezia e i timori di conflitto con la Russia. Un appello alla sicurezza e alla pace in un momento critico. 🌍⚔️✨

A cura di Redazione
03 luglio 2025 11:59
Svezia costruisce cimiteri per il 5% della popolazione | La NATO si prepara a un conflitto imminente? -
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Nato, Crosetto: “In Svezia costruiscono cimiteri, il clima è questo”

ROMA – Nella giornata di oggi, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha lanciato un campanello d’allarme riguardo alla sicurezza in Europa, sottolineando che in Svezia sono in fase di costruzione cimiteri in grado di ospitare il “cinque per cento della popolazione” del Paese scandinavo. A tale dichiarazione, rilasciata durante un’audizione al Senato, Crosetto ha attribuito un senso di inquietudine nel contesto Nato, preoccupato dai potenziali sviluppi di un conflitto armato con la Russia.

Durante l’incontro con le Commissioni Esteri e Difesa, il ministro ha illustrato le sue preoccupazioni, affermando che entro cinque anni “la Russia potrebbe avere la capacità militare per minacciare il territorio dell’Alleanza atlantica”. Questo scenario rischioso ha spinto Crosetto a mettere in evidenza la situazione in Svezia, Paese storicamente neutrale, ma che ha recentemente aderito alla Nato nel 2024. “Mi ha colpito che ha messo in costruzione un cimitero che possa ospitare il cinque per cento della sua popolazione”, ha affermato, suggerendo che tale iniziativa rifletta una visione diversa della sicurezza rispetto alla sua.

Queste parole di Crosetto sono emblematiche di un’epoca in cui anche le nazioni tradizionalmente non schierate come la Svezia si sentono minacciate. La scelta di costruire cimiteri di queste dimensioni è vista come un segnale importante del clima di tensione all’interno della Nato. Questo accade in un contesto non solo di allerta per la Svezia, ma anche per altri Paesi che si sono storicamente opposti a misure drastiche contro la Russia.

In aggiunta, le dichiarazioni si intrecciano con le norme della Chiesa di Svezia e una legge nazionale che impongono alle associazioni funerarie di garantire aree sufficienti per le sepolture, un fatto che alimenta ulteriormente le preoccupazioni legate alla crescente instabilità geopolitica.

Nella stessa giornata, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fornito un contesto più ampio al dibattito sulla sicurezza. “Investire in sicurezza è un concetto molto più ampio che acquistare bombe e carri armati”, ha commentato Tajani, riferendosi all’impegno assunto nei recenti vertici Nato, tra cui quello tenutosi all’Aia. Il ministro ha precisato che l’impegno di spesa per la difesa di fino al 5% del Prodotto interno lordo entro il 2035 rappresenta un passo necessario per garantire la libertà e la sicurezza dei cittadini.

Tajani ha chiarito che il nuovo impegno di investimento nella difesa non è solo una questione di armamenti, ma anche un modo per rafforzare l’impegno per la pace. La strategia di sicurezza delineata dai leader della Nato mira non solo a rispondere alla minaccia russa, ma a costruire un’alleanza più resiliente e coesa.

La combinazione delle dichiarazioni di Crosetto e Tajani mette in evidenza l’urgente necessità di un ripensamento delle politiche di difesa in un contesto europeo sempre più instabile, mentre cresce la consapevolezza che le guerre non si vincono solo sul campo di battaglia, ma attraverso una strategia di sicurezza olistica e ben calibrata.

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