Urso e la moglie che salta la fila in aeroporto | La verità dietro le scelte della scorta!

Urso risponde a Zingaretti dopo la polemica sulla moglie in aeroporto: "La scorta valuta la sicurezza." Scopri di più su questa controversia! ✈️🤔

A cura di Redazione
16 luglio 2025 10:10
Urso e la moglie che salta la fila in aeroporto | La verità dietro le scelte della scorta! -
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Polemicità all’Aeroporto di Fiumicino: il Ministro Urso Risponde a Zingaretti

ROMA – Le recenti dichiarazioni di Luca Zingaretti hanno scatenato un acceso dibattito sui social media. In un video pubblicato su Instagram, l’attore ha raccontato di aver visto “la moglie di un politico nazionale che è passata davanti a tutti, con la scorta che gli ha fatto ‘prego, prego’” all’aeroporto di Fiumicino. La mancanza di nomi ha alimentato le speculazioni, con gli utenti curiosi di scoprire l’identità della persona coinvolta.

Dalla rivelazione del quotidiano La Repubblica, è emerso che l’attrice menzionata era Olga Sokhnenko, consorte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Quest’ultimo ha prontamente risposto alle polemiche, dichiarando di aver accompagnato sua moglie e il figlio di sette anni all’aeroporto prima di recarsi al ministero. “Ero vicino a mia moglie e stavo al telefono per preparare un incontro importante, non ho notato nulla di anomalo”, ha spiegato.

Urso ha poi specificato che “è compito della scorta valutare le condizioni di sicurezza. Nonostante il clamore suscitato, ha espresso rammarico per eventuali disagi arrecati ad altri, ribadendo che questo tipo di comportamento non riflette il suo stile personale. Tuttavia, alla domanda se ritenesse giusto scavalcare la fila, Urso ha preferito non rispondere.

L’ex Ministro Carlo Calenda ha commentato la situazione facendo eco ai sentimenti di indignazione espressi da molti. “Toppa peggio del buco”, ha scritto sulla sua pagina social, riflettendo sulla sua esperienza personale con la scorta. Calenda ha aggiunto che far saltare la fila del check-in non ha nulla a che fare con la sicurezza, ma rappresenta piuttosto un comportamento di “cafonaggine e prepotenza”, che danneggia l’immagine collettiva della classe politica italiana.

Questa vicenda mette in luce il delicato tema della percezione pubblica sui privilegi degli esponenti politici e l’importanza del rispetto delle norme civiche in situazioni quotidiane. Con le polemiche che continuano a montare, ci si chiede quanto queste dinamiche influiscano sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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