USA abbandonano l'Unesco per la terza volta | Ă davvero una missione America First?
Gli Stati Uniti si ritirano dall'Unesco, criticando le sue politiche "woke". Scopri le implicazioni di questa scelta storica đşđ¸đđ

Gli Stati Uniti Abbandonano di Nuovo lâUnesco: Critiche allâAgenda âGlobalista e Ideologicaâ
ROMA â Gli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro dallâUnesco, lâagenzia delle Nazioni Unite dedicata alla cultura e allâistruzione. La notizia, comunicata dal Dipartimento di Stato americano, segna un nuovo capitolo nelle relazioni tra Washington e questa istituzione internazionale. La portavoce del dipartimento, Tammy Bruce, ha sottolineato che lâUnesco promuove âcause sociali e culturali divisiveâ, sostenendo una visione che contrasta con la politica estera del presidente Trump, definita âAmerica Firstâ.
Questa decisione rappresenta un severo colpo per lâUnesco, che ha la sua sede a Parigi e fu fondata dopo la Seconda Guerra Mondiale per favorire la pace attraverso la cooperazione internazionale nei settori dellâistruzione, della scienza e della cultura. Con il ritiro che entrerĂ in vigore nel dicembre 2026, gli Stati Uniti, che attualmente contribuiscono per circa lâ8% al bilancio dellâorganizzazione, tornano a chiudere un capitolo complesso nella storia delle loro relazioni con enti internazionali.
La controversa posizione di Trump nei confronti dellâUnesco non è una novitĂ . GiĂ in passato, il presidente uscente aveva preso decisioni simili riguardanti altre istituzioni globali. Infatti, aveva ritirato gli Stati Uniti dallâOrganizzazione mondiale della sanitĂ e dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, affermando che queste organizzazioni non riflettevano gli interessi americani.
La portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, ha dichiarato che il ritiro dallâUnesco è una mossa in linea con le politiche approvate dagli elettori americani, rimarcando lâidea che lâorganizzazione rappresenti unâideologia âwokeâ totalmente opposta alle politiche di buon senso sostenute dal governo repubblicano.
Questa è la terza volta che gli Stati Uniti decidono di abbandonare lâUnesco. Il primo ritiro risale al 1983, quando Ronald Reagan denunciò pregiudizi anti-occidentali allâinterno dellâorganizzazione. Dopo un ritorno nel 2003 con George W. Bush, fu nuovamente Trump a ritirarsi nel 2017, citando supposti pregiudizi anti-israeliani.
Nel 2023, sotto la presidenza di Joe Biden, gli Stati Uniti erano tornati a far parte dellâUnesco, segno di unâinversione di rotta rispetto ai governi precedenti. Adesso, con questo ennesimo ritiro, si profila un futuro incerto per la cooperazione culturale globale, evidenziando le crescenti tensioni tra le politiche nazionali e gli ideali di collaborazione internazionale.
Con questo passaggio, si chiude una nuova fase di interazioni tra Stati Uniti e Unesco, con la speranza che future amministrazioni possano ripensare il ruolo del Paese in ambito internazionale e contribuire al dialogo globale piuttosto che ritirarsi in posizioni isolazioniste.