West Nile in aumento nel Lazio | È davvero il momento di preoccuparsi?
Il presidente Rocca firma un'ordinanza urgente per prevenire il virus West Nile nel Lazio. 12 i casi registrati. Scopri di più! 🦟⚠️

West Nile: il presidente Rocca firma un’ordinanza urgente per il Lazio
Roma, 30 luglio 2025 – In risposta all’emergente situazione sanitaria, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha appena firmato un’ordinanza urgente mirata a prevenire la diffusione del virus West Nile. Con questo provvedimento, la Regione intende attuare misure straordinarie per il controllo vettoriale nella lotta contro il virus, che ha visto un incremento dei casi nella zona.
Dodici persone sono state già infettate, con 11 di esse che presentano sintomi febbrili e sono attualmente monitorate a domicilio. Un caso ha invece sviluppato sintomi neurologici, aumentando la preoccupazione tra le autorità sanitarie. I nuovi casi sono stati registrati in comuni della provincia di Latina, tra cui Latina, Cisterna di Latina, Pontinia, Priverno, Sabaudia e Santi Cosma e Damiano.
Misure di intervento e monitoraggio
L’ordinanza impone ai Comuni colpiti una risposta rapida ed efficace, eseguendo interventi di disinfestazione sia adulticida che larvicida in collaborazione con le Aziende sanitarie locali. L’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana sarà coinvolto nella verifica delle attività e nell’erogazione dei contributi necessari per attuare tali misure. Le risorse economiche per queste operazioni saranno messe a disposizione dalla Regione Lazio tramite una specifica delibera di Giunta.
Un aumento preoccupante dei casi
Fino ad oggi, nel 2025, i casi diagnosticati di infezione da West Nile Virus sono saliti a 58, con dati che mostrano un’ampia distribuzione: 54 casi segnalati dalla Asl di Latina, ulteriori segnalazioni dalla Asl Roma 6 e dalla Asl di Frosinone. La situazione si complica, considerando che tre pazienti risultano in terapia intensiva e tre hanno perso la vita a causa delle complicazioni legate al virus.
L’importanza della sorveglianza
Secondo Francesco Vairo, direttore del Servizio regionale per Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle malattie infettive (Seresmi) dello Spallanzani, “l’aumento del numero di casi è un indicativo di efficacia della rete di sorveglianza regionale e dell’azione di sensibilizzazione dei medici”. La collaborazione tra le varie istituzioni sanitarie è fondamentale per monitorare e gestire i potenziali casi di neuroinfezione, nonché per valutare l’estensione della circolazione virale.
Con queste misure, la Regione Lazio affronta una situazione che, se non contenuta, potrebbe rappresentare un rischio significativo per la salute pubblica. Le autorità invitano la popolazione a rimanere vigile e a seguire le indicazioni delle autorità sanitarie.