Attacco all'ospedale di Gaza | I rischi mortali per i giornalisti mai raccontati!
Israele attacca un ospedale a Gaza, uccidendo 19 persone, tra cui 4 giornalisti. La guerra sui media continua. đź“°đź’” Scopri di piĂą.

Israele colpisce un ospedale di Gaza: 19 vittime, tra cui 4 giornalisti
ROMA – Un attacco aereo israeliano ha colpito il complesso medico Nasser a Khan Younis, causando la morte di 19 persone, inclusi quattro giornalisti. La notizia, riportata dall’emittente Al Jazeera, evidenzia un tragico episodio in un contesto di crescente violenza, dove i professionisti dei media si trovano sempre più in pericolo.
Le vittime si trovavano al quarto piano dell’ospedale quando un primo missile ha colpito l’edificio, seguito da un secondo attacco mentre le squadre di soccorso stavano arrivando sul luogo. Tra i giornalisti uccisi ci sono nomi noti nel panorama informativo: Mohammad Salama di Al Jazeera, Hussam al-Masri di Reuters, Mariam Abu Daqqa, collaboratrice di The Independent Arabic e Associated Press, e Moaz Abu Taha della NBC. Questo drammatico evento giunge a breve distanza dall’uccisione di Anas al-Sharif, un giornalista di Al Jazeera, insieme ad altri quattro colleghi, davanti all’ospedale al-Shifa di Gaza City.
Finora, l’esercito israeliano e l’ufficio del Primo Ministro non hanno rilasciato dichiarazioni riguardanti l’accaduto. Il Sindacato dei giornalisti palestinesi ha espresso una ferma condanna verso Israele, definendo gli attacchi una “guerra aperta contro i media liberi”. Secondo questa organizzazione, l’obiettivo sarebbe quello di intimidire i giornalisti, impedendo loro di svolgere il proprio lavoro e documentare i crimini perpetrati durante il conflitto.
La situazione è particolarmente allarmante nel contesto attuale, dove, dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023, oltre 240 giornalisti palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano a Gaza. Un numero che fa emergere l’urgenza di una riflessione seria e immediata sul ruolo dei media in contesti di guerra e sulla sicurezza di chi lavora per portare alla luce la verità .
In un periodo così critico per la libertà di stampa, è fondamentale che la comunità internazionale alzi la voce, richiamando l’attenzione sulla protezione dei giornalisti e sulla necessità di garantire il diritto all’informazione, anche in scenari di violenza estrema.