Donne della politica sotto attacco | La vera battaglia contro la mercificazione del corpo è appena iniziata!
Aumenti le tue consapevolezze sulla lotta contro il sessismo online! Scopri le ultime denunce contro siti come Phica.eu e unisciti alla battaglia ✊💪

Da Meloni a Schlein: la chiusura del sito sessista Phica.eu dopo le polemiche
Roma – Il clima di indignazione nei confronti della misoginia online ha raggiunto nuove vette. Il sito Phica.eu, noto per la pubblicazione di contenuti sessisti e per l’utilizzo non consensuale di foto di donne, è stato al centro di una bufera mediatica dopo che molte figure femminili, incluse esponenti della politica, hanno denunciato i contenuti presenti sulla piattaforma.
La segnalazione di questo sito, emersa dopo la controversia sollevata dal gruppo Facebook “Mia Moglie”, ha evidenziato la diffusione di immagini di donne senza consenso, esponendole a commenti inappropriati e denigratori. Tra le politiche coinvolte, nomi di rilievo come Giorgia Meloni, Elly Schlein, Mara Carfagna, e molte altre, sono diventate oggetto di attacchi sessisti.
“Ho sporto denuncia penale contro il sito Phica, che rubava foto e spezzoni delle trasmissioni tv a cui ho partecipato”, ha dichiarato l’eurodeputata Alessandra Moretti. La sua denuncia, pubblicata in un video su Instagram, ha esortato le donne a unirsi contro questo fenomeno di violenza di genere, trattando le donne come meri oggetti di scambio.
Molte donne, come l’attrice Amanda Campana, si sono unite al coro di proteste. “Se ti sei trovata come me in questa situazione, non è colpa tua”, ha affermato, sottolineando la necessità di combattere contro queste ingiustizie. La mobilitazione sta crescendo: una petizione è stata avviata per richiedere la chiusura immediata del sito.
Nella tarda mattinata, in risposta alla crescente pressione, Phica.eu ha pubblicato un comunicato annunciando la sua auto-chiusura. “Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme”, si legge nel messaggio, evidenziando un tema ricorrente nelle discussioni sulla regolazione dei contenuti online.
Questa vicenda non è solo un episodio di cronaca, ma rappresenta un campanello d’allarme per la società. La lotta contro la violenza di genere richiede l’impegno attivo di tutti, e la reazione di donne come Moretti e Campana dimostra che il cambiamento è possibile solo unendo le forze. Rimanere uniti in questa battaglia diventa una condizione necessaria per garantire il rispetto e la dignità di tutte le donne.