Due alpinisti dispersi | Perché il governo kirghiso ha bloccato il recupero delle salme?
Tragedia in montagna: stop alle ricerche per Luca Sinigaglia e Natalia Nagovitsyna. Un commovente addio a due alpinisti coraggiosi. 🏔️💔

Luca Sinigaglia non tornerĂ a casa: stop alle operazioni di recupero del corpo in Kirghizistan
ROMA – La tragedia che ha colpito il mondo dell’alpinismo ha ricevuto un ulteriore colpo: le autorità kirghise hanno deciso di interrompere le operazioni di recupero del corpo di Luca Sinigaglia, l’alpinista italiano deceduto sul Podeba Peak a 6.800 metri, mentre cercava di salvare la sua compagna di scalata, Natalia Nagovitsyna.
Il ministero delle emergenze del Kirghizistan ha ritirato l’autorizzazione per il volo della squadra di soccorso, dichiarando morte anche Nagovitsyna, scomparsa proprio mentre si trovava in gravi difficoltà a una quota di 7.000 metri. Non ci sarà quindi la possibilità di riportare in Italia la salma di Sinigaglia, un colpo devastante per la sua famiglia e la comunità alpinistica.
Luca Sinigaglia, 49 anni e originario di Melzo, è deceduto lo scorso 15 agosto a causa di un edema cerebrale, sovrastato dalla difficoltà di alcune ore di soccorso. La tragica vicenda si è svolta mentre i due alpinisti tentavano di affrontare le avverse condizioni atmosferiche e il difficile terreno del Pik Pobeda, un vertice noto per la sua insidiosità .
A intervenire per il recupero dei corpi era stata una squadra composta da piloti esperti, tra cui i capitani Manuel Munari e Marco Sottile, oltre alla guida alpina Michele Cucchi. Dopo lunghe riunioni tecniche, la squadra aveva finalmente ottenuto l’autorizzazione a volare, ma il rapido cambio di decisione delle autorità kirghise ha costretto i soccorritori a tornare a Bishek, annullando le loro speranze.
La doppia tragedia non solo rappresenta una perdita incolmabile per le famiglie di Sinigaglia e Nagovitsyna, ma segna anche un duro colpo per il mondo dell’alpinismo, dove la solidarietà e l’impegno verso i compagni di avventura rimangono valori fondamentali. La comunità degli alpinisti si trova ora a dover affrontare il lutto e la consapevolezza che in montagna, oltre alla bellezza e alla sfida, ci sono anche rischi di vita reale.
Nel frattempo, gli amici e i colleghi di Sinigaglia si preparano a commemorare il coraggioso alpinista, un uomo che ha dedicato la sua vita alle sfide verticali e alle avventure montane. La sua memoria continuerĂ a vivere tra chi ha condiviso con lui le emozioni di quelle vette tanto aspicitate quanto temute.