Ponte sullo Stretto, scontro aperto: Mario Tozzi contro i dati ufficiali
Ponte sullo Stretto di Messina risponde alle accuse di Mario Tozzi con dati sismici e studi tecnici rigorosi. Ecco i dettagli del post che sta facendo riflettere molto

Il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi si è recentemente espresso sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, definendolo “senza senso” e sostenendo che manchino dati certi e che la costa sia instabile. Le sue parole hanno riacceso il dibattito, attirando l’attenzione di media e opinione pubblica, soprattutto per la questione della sicurezza in un’area ad alta sismicità.
La replica dei sostenitori dell’opera
Dalla pagina ufficiale Ponte sullo Stretto di Messina è arrivata una risposta netta: Tozzi sarebbe colpevole di “inquinare il dibattito tecnico” con affermazioni prive di fondamento e potenzialmente fuorvianti. I promotori dell’opera ricordano come centinaia di professionisti di fama internazionale abbiano lavorato alla progettazione, con studi e verifiche che superano ampiamente gli standard normativi italiani. Inoltre, viene sottolineato che lo stesso Tozzi non esercita la professione di geologo e non ha mai partecipato alla realizzazione di infrastrutture di rilievo.
Gli studi sismici e i dati tecnici
Le indagini condotte per il Ponte sullo Stretto sono state descritte come le più approfondite mai realizzate per un’opera pubblica in Italia. Oltre 140 faglie mappate e studiate in dettaglio, carotaggi fino a 100 metri, analisi stratigrafiche, datazioni radiometriche e indagini sismiche marine e terrestri hanno portato a un risultato chiaro: nessuna faglia attiva attraversa le aree di fondazione e le poche attive presentano potenziali sismici irrilevanti per la struttura. I parametri di progetto sono più severi delle normative vigenti, con simulazioni anche per terremoti superiori a quello del 1908 (Mw 7.1). La tipologia del ponte sospeso, capace di oscillare senza danni strutturali, e l’esperienza di opere analoghe in zone ad altissima sismicità, confermano secondo i progettisti che anche un sisma estremo non metterebbe in crisi la sicurezza dell’opera.
Ecco che si accende il dibattito: e tu cosa ne pensi?