Gaffe clamorosa di Urso | Ma cosa significa davvero "fattoria" nel digitale?

Gaffe Linguistica in Aula: Il Ministro Urso Trasforma il Supercomputer in una “Fattoria”

BOLOGNA – Un momento imbarazzante è avvenuto oggi alla Camera dei Deputati, quando il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commesso un errore di traduzione destando l’ilarità generale. Mentre parlava del supercomputer Leonardo, Urso ha confuso il termine inglese ‘factories’ con ‘fattorie’, dando vita a una gaffe linguistica che non è passata inosservata.

Il supercomputer Leonardo, una delle macchine più avanzate al mondo, è diventato così oggetto di battute e meme sui social network. Durante il suo intervento, il ministro ha affermato che in Italia si trova una delle principali “fattorie” dell’intelligenza artificiale in Europa. Un palese lapsus che ha scatenato le reazioni degli utenti online, divertiti dall’associazione tra un’industria high-tech e una realtà rurale.

“Fattorie” e non “industries”: un errore dei più classici, spesso insegnato fin dalle scuole elementari, dove false amiche come “farm” (fattoria) e “library” (biblioteca) mettono a dura prova anche i più esperti. Urso, visibilmente incerto, è rimasto bloccato un attimo sulla parola in inglese, pronunciando “fattorie” prima di correggersi, reiterando il termine corretto, “AI factories”.

Il Supercomputer Leonardo: Un Orgoglio Italiano

Per inquadrare meglio la situazione, vale la pena ricordare che il supercomputer Leonardo, installato nel 2022 presso il tecnopolo di Bologna, è la sesta macchina più potente al mondo e occupa il secondo posto per le applicazioni di intelligenza artificiale. Considerato il primo in Europa nel suo campo, il Leonardo si dedica al ‘supercalcolo’, fungendo da piattaforma per il training delle intelligenze artificiali.

Le Reazioni sui Social

La gaffe di Urso ha rapidamente fatto il giro dei social network, dove gli utenti non hanno esitato a rimarcare l’errore. “Per il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, le ‘factories’ sono ‘fattorie'”, è stato uno dei tweet che ha guadagnato maggiore visibilità, raccogliendo commenti e risate da parte degli utenti.

In un contesto politico in cui le parole hanno un peso significativo, un errore come questo, seppur umano, non può certo passare sotto silenzio. Il lapse di Urso ha quindi messo in luce non solo la sottile linea tra tecnologia e linguaggio, ma anche l’importanza di una comunicazione precisa per un settore in continua evoluzione.

Speriamo che in futuro non ci sia bisogno di ricorrere a una “fattoria” per sviluppare l’innovazione tecnologica italiana!