Israele pianifica la deportazione dei palestinesi in Sud Sudan | È davvero un piano di salvezza o un atto di pulizia etnica?

Piano di deportazione dei palestinesi in Sud Sudan: un colpo di scena inquietante. Scopri cosa sta succedendo nel conflitto israelo-palestinese. 🌍🕊️

A cura di Redazione
13 agosto 2025 16:22
Israele pianifica la deportazione dei palestinesi in Sud Sudan | È davvero un piano di salvezza o un atto di pulizia etnica? -
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Israeliani e Palestinesi: un piano di deportazione verso il Sud Sudan?

ROMA – Il governo israeliano starebbe proseguendo colloqui con le autorità del Sud Sudan per attuare un piano di deportazione forzata dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. A riportare la notizia è l’agenzia Associated Press (AP), che cita diverse fonti riservate sul tema.

Secondo quanto riportato dal Times of Israel, una delegazione israeliana sarebbe in programma per visitare il Sud Sudan, con l’obiettivo di identificare i campi per gli sfollati palestinesi. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di crisi umanitaria, in quanto il Sud Sudan, già colpito da una guerra civile devastante, affronta enormi difficoltà economiche. Il 76,5% della popolazione vive con meno di 3 dollari al giorno, e l’aspettativa di vita è preoccupantemente bassa, attestandosi sui 58 anni.

Le recenti operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza, seguite all’attacco di Hamas del 7 ottobre, hanno portato a un bilancio tragico di oltre un migliaio di morti. Durante questo periodo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha frequentemente menzionato la “migrazione volontaria” della popolazione della Striscia. Più recentemente, egli ha anche intavolato trattative con paesi come Sudan, Somalia e la regione separatista del Somaliland per accogliere i palestinesi in fuga.

Tuttavia, le azioni di Netanyahu hanno suscitato l’allerta di analisti e attivisti per i diritti umani, che temono un possibile tentativo di pulizia etnica. Il rafforzamento delle politiche di occupazione e l’ipotetico sfollamento forzato della popolazione violerebbero gravemente il diritto internazionale.

Un elemento di particolare rilievo è il supporto dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha esortato Netanyahu ad accelerare il processo di annessione della Gaza, dichiarando che la situazione per i civili è ormai “invivibile”. Nel corso di un’intervista a un’emittente israeliana, Netanyahu ha affermato di sentirsi “molto in linea” con il progetto del “grande Israele,” un piano che include non solo l’annessione dei territori palestinesi, ma anche regioni attualmente appartenenti a Egitto, Giordania, Libano e Siria.

Questa situazione complessa e drammatica suggerisce che noi, come comunità internazionale, dobbiamo seguire con attenzione gli sviluppi. Le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi potrebbero avere conseguenze profonde e durature sull’equilibrio della regione e sulla vita di milioni di persone.

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