Morto Pippo Baudo: addio al gigante della TV italiana
Tristezza e cordoglio: il presentatore è morto a Roma a 89 anni: tredici Festival di Sanremo e oltre sessant’anni di carriera nello spettacolo

È deceduto a Roma, all’età di 89 anni, Pippo Baudo, simbolo indiscusso della televisione italiana. La notizia è stata confermata all’ANSA, attraverso il suo storico legale e amico fraterno, Giorgio Assumma. Con la sua voce, il suo carisma e la sua eleganza, Pippo Baudo ha accompagnato più di mezzo secolo di storia del Paese, diventando un volto familiare per milioni di italiani.
Gli inizi e il debutto
Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Pippo Baudo sembrava destinato a una carriera da avvocato. In realtà, la sua vera passione era il mondo dello spettacolo. Dopo una laurea in Giurisprudenza, arrivò a Roma dove sostenne i primi provini come pianista, cantante, imitatore e presentatore. Solo nell’ultimo ruolo convinse davvero.
Il debutto televisivo arrivò nel 1959, ma il successo esplose nel 1966 con il programma Settevoci, che conquistò subito il pubblico.
Il successo negli anni d’oro della tv
Da Canzonissima a Domenica In, passando per Fantastico, Serata d’onore e il Festival di Sanremo (che condusse per ben 13 edizioni, record tuttora imbattuto), Pippo Baudo è stato il padrone di casa della tv italiana dagli anni ’70 agli anni 2000.
Negli anni Ottanta, i suoi programmi toccarono punte di oltre 20 milioni di telespettatori, rendendolo una delle figure più popolari e amate del piccolo schermo.
Un talento per scoprire talenti
Pippo Baudo non fu solo un presentatore: fu anche scopritore di nuove voci e volti che avrebbero segnato la storia dello spettacolo italiano. Tra questi, Heather Parisi, Lorella Cuccarini, Tullio Solenghi, Beppe Grillo e molti altri.
Con lui, la tv diventava palcoscenico e trampolino per intere generazioni di artisti.
Le crisi e le rinascite
Non mancarono i momenti difficili. Nel 1987, lasciò la Rai per passare a Mediaset, ma l’esperienza si rivelò breve e complessa. Ci furono anche problemi giudiziari legati alle telepromozioni, conclusi con un patteggiamento.
Pippo Baudo, con la sua tenacia siciliana, seppe sempre rialzarsi. Memorabili i suoi ritorni in Rai con programmi come Novecento e nuove edizioni di Domenica In.
L’ultimo sogno
Nel nuovo millennio, Pippo Baudo tornò ancora una volta al timone di Sanremo e di tanti show della Rai. Anche dopo gli 80 anni, non si considerava in pensione: «Se il vecchio Anchise riesce a scendere dalle spalle di Enea e riesce a camminare, lasciatelo camminare», amava ripetere.
L’eredità di Pippo Baudo
Con la sua lunga carriera, Pippo Baudo ha raccontato e plasmato la storia della televisione italiana. Un uomo di spettacolo, ma anche un pezzo di cultura popolare: un simbolo che resterà impresso nella memoria collettiva di più generazioni.