Netanyahu in difficoltà | La sua stessa squadra perde fiducia e il mondo si mobilita contro di lui!
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Netanyahu sempre più solo: il suo governo scricchiola mentre il mondo si mobilita contro di lui
ROMA – 10 agosto 2025
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si trova in una situazione di crescente isolamento, mentre la stabilità del suo governo sembra vacillare. Nonostante il supporto dell’amico Donald Trump, le pressioni interne ed esterne si intensificano, mettendo in discussione la sua leadership in un momento critico.
A far eco a questo malcontento è il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che ha recentemente espresso seri dubbi sulla determinazione del primo ministro a perseguire una strategia di vittoria nella guerra contro Gaza. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, Smotrich ha definito l’approvazione del piano di conquista di Gaza City da parte del gabinetto di sicurezza come una “mezza misura,” sottolineando la necessità di un approccio ben più risoluto. “Netanyahu ha ceduto alla debolezza,” ha affermato Smotrich, criticando la manovra militare mirata e suggerendo che essa potrebbe dare a Hamas una possibilità di riprendersi e riorganizzarsi.
La tensione non serpeggia soltanto tra i membri del governo israeliano, ma si riflette anche all’esterno. Ieri, in diverse città del mondo, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro gli attacchi israeliani. Da Parigi a Madrid, passando per diverse capitali europee e asiatiche, le richieste di un cessate il fuoco immediato e di aiuti umanitari si sono fatte sentire. “È tempo di porre fine ai doppi standard e assumersi la responsabilità per l’uccisione di civili innocenti,” hanno dichiarato i manifestanti, sottolineando la crescente indignazione globale per la crisi in Palestina.
Mentre il mondo guarda con crescente preoccupazione, le sfide che Netanyahu deve affrontare si moltiplicano. Il suo governo, un tempo considerato solido, ora sembra oscillare pericolosamente. Se da una parte il premier conta sul supporto di alleati tradizionali, dall’altra deve affrontare le crescenti pressioni interne e un’ondata di dissenso internazionale che potrebbe segnare un cambiamento decisivo nel suo operato e nella sua visione per il paese.
In un momento in cui le scelte politiche sono cruciali, gli sviluppi futuri potrebbero rivelarsi determinanti non solo per la leadership di Netanyahu, ma anche per l’intero contesto geopolitico del Medio Oriente.