Ponte Morandi, 43 vite spezzate | Perché la memoria è fondamentale per il futuro dell'Italia?

Sette anni dopo la tragedia del Ponte Morandi, Genova ricorda le vittime con un silenzio carico di dolore. La sicurezza rimane una priorità. 🇮🇹💔

A cura di Redazione
14 agosto 2025 11:46
Ponte Morandi, 43 vite spezzate | Perché la memoria è fondamentale per il futuro dell'Italia? -
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Sette anni dopo la tragedia del Ponte Morandi: un ricordo indelebile e un impegno per la sicurezza

Il 14 agosto di ogni anno, alle 11.36, Genova si ferma in un silenzio carico di tensione e di dolore. Sette anni fa, in quel preciso istante, il Ponte Morandi crollava, portando via 43 vite e ferendo altre 16 persone, cambiando per sempre la vita di una città e di un’intera nazione. In questa giornata di commemorazione, il ricordo delle vittime riecheggia forte nella memoria collettiva, accompagnato dalla necessità di una riflessione profonda sulla sicurezza delle infrastrutture.

Il messaggio del Presidente Mattarella si fa sentire con forza in questa ricorrenza. In un comunicato diretto al sindaco di Genova, Silvia Salis, ha dichiarato che “il crollo del Ponte Morandi ha segnato un severo richiamo alle responsabilità pubbliche e private in tema di sicurezza delle infrastrutture”. La sua affermazione risuona come un monito: “La tutela delle infrastrutture, per garantire piena sicurezza nella circolazione, non ammette alcuna forma di negligenza.”

La ferita del 2018 è stata, e rimane, un punto focale per il futuro del Paese. La ricostruzione del Ponte Genova San Giorgio è stata simbolo di una ripartenza, ma il dolore e la perdita non possono essere dimenticati. La Repubblica, in questo giorno di commemorazione, si unisce al dolore dei familiari delle vittime, rinnovando l’impegno a garantire un ambiente di sicurezza per tutti.

Non mancano le voci di solidarietà da parte dei rappresentanti istituzionali. Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha voluto ricordare le vittime con un post su X, sottolineando l’unità che ha caratterizzato la reazione del Paese di fronte a questa calamità. “L’Italia dei sì: quella che guarda avanti e trasforma il dolore in futuro”, ha affermato, esprimendo il suo augurio di onorare il lutto con azioni concrete.

Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, ha posto l’accento sull’importanza della memoria e della chiarezza. “Una ferita aperta, difficile da rimarginare”, ha dichiarato, evidenziando il dolore che continua a gravare su Genova e sull’Italia. Quest’anno, la commemorazione si svolgerà al nuovo memoriale corrispondente al pilone collassato, una scelta simbolica che mira a garantire che “niente di questa assurda vicenda possa essere dimenticato.”

Sette anni dopo la tragedia del Ponte Morandi, Genova e il Paese intero non dimenticano. In questa giornata di commemorazione, il pensiero va a coloro che hanno perso la vita e a quelli che, viventi, portano il peso di questa tragedia. L’impegno per un futuro più sicuro è più che mai attuale, e la memoria resta un pilastro fondamentale per costruire un domani diverso.

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